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Salvatore Iacono: l’arte non si ferma con Ischia Street Art

Salvatore Iacono: l’arte non si ferma con Ischia Street Art

| On 18, Giu 2020

Intervista al fondatore di Ischia Street Art Gallery, realtà promotrice di un modello non convenzionale di galleria d’arte.

di Raffaella Roberto


Picture: Salvatore Iacono: l’arte non si ferma con Ischia Street Art


Una galleria “non-galleria”, un posto non convenzionale e al di fuori degli schemi e delle logiche di mercato. Primo modello al mondo di galleria interattiva, aperta a chiunque voglia passare, non solo a visitarla, quanto a lasciare il proprio segno, l’impronta del proprio passaggio, attraverso un tag, una scritta, una poesia o un poster, un adesivo. Primo modello di galleria socialmente impegnata che lascia, alla creatività urbana, spazio e modo di esprimersi nei diversi stili che la caratterizzano. Parliamo di Ischia Street Art Gallery.

Una galleria a cielo aperto, centro d’arte e luogo multi-operativo, promulgatore di una cultura artistica e di rilancio del territorio, attrattiva turistica e snodo centrale di aggregazione sociale. Un luogo essenziale per l’intera comunità dell’isola ma anche per tutti quegli artisti socialmente impegnati che trovano nella gallery un modo nuovo per esprimersi. Abbiamo avuto modo di fare 4 chiacchiere con il suo fondatore e project manager, Salvatore Iacono, che da anni dà voce alle svariate forme che dipingono l’arte urbana e a numerosi artisti, più o meno affermati, protagonisti della cultura underground.

 

Intervista a Salvatore Iacono

 

Ischia Street Art Gallery: una “non-galleria” nel cuore di Ischia. Com’è nata l’idea di una galleria d’arte, interattiva e sociale, primo modello in Italia, e forse anche nel mondo. Un modello unico nel suo genere?

 

Nasce da una esigenza primordiale, l’esigenza di ritornare ai linguaggi puri e naturali partiti dalle caverne 40/45 mila anni fa, l’esigenza di oltrepassare lo spazio, l’esigenza di vedere i visitatori non più come un’entità passiva, ma interattiva e parte integrante di questo grande progetto sociale. E’ senza dubbio il primo modello di galleria interattiva e sociale al mondo per la creatività e i linguaggi urbani.

Questa galleria non si occupa di mercato, ma è un amplificatore sociale dove gli artisti possono raccontare e rappresentare tematiche forti contemporanee senza essere censurati, in piena libertà, autonomia e spontaneità, e il visitatore può lasciare il suo segno/impronta di passaggio con un contenuto, un disegno, una poesia, oppure una semplice tag. Unica nel suo genere, di solito nelle gallerie o nei musei ci sono i quadri alle pareti, le sculture sulle basi, il librone delle firme degli ospiti, ambienti patinati e ovattati, invece nella galleria di Ischia Street Art tutto questo non c’è.

Gli artisti comunicano direttamente sui muri, sugli infissi delle porte, sulle mattonelle del bagno, con le svariate tecniche e i diversi stili del mondo del linguaggio urbano. Tutto quello che succede in strada o sotto ad una metropolitana è quello che succede anche dentro questa galleria, e tutto nasce con la spontaneità della strada: un luogo totalmente underground.

 

Salvatore Iacono: l’arte non si ferma con Ischia Street Art
Salvatore Iacono: l’arte non si ferma con Ischia Street Art

 

Da gallerista mecenate a canalizzatore d’arte e cultura. Qual è stato il passo decisivo che ti ha portato a sdoganare la tradizionale professione del gallerista, per arrivare a una concezione del tutto artistica, libera dai concetti di mercificazione e speculazione che contraddistinguono il mercato dell’arte?

 

Dopo svariati anni nel mercato e nel mondo delle gallerie, mi sono ritrovato a constarne l’inutilità, la sua stagnazione e saturazione. Non mi divertivo più come prima, le mostre diventavano sempre più pesanti e faticose da portare avanti, i vernissage sempre più banali e stupidi, le vendite sempre episodiche e il pubblico sempre più annoiato e stanco. Ho capito che era arrivato il momento di dare un taglio a questo mondo di nicchia, anche perché analizzavo e controllavo il fenomeno da alcuni anni e mi rendevo conto di un ambiente ancora più ristretto ed elitario, i soliti nomi portati avanti dal mercato ufficiale e pompati nelle aste e fiere. La cosa mi ha disgustato abbastanza al punto di sdoganare del tutto questa professione, ormai obsoleta e non più contemporanea ai nostri tempi.

Non mi interessava più l’arte finalizzata al mercato, incominciavo ad appassionarmi ai linguaggi artistici finalizzati all’azione sociale, ad un attivismo di trincea, e ho trovato nelle espressioni urbane quello che cercavo, “l’iconoclastia” e la dissacrazione, le azioni in libertà, la naturalezza e la spontaneità, l’illegalità. Adesso mi diverto ed è fiorito anche il piccolo artista che c’è in me e che viene fuori con le mie interactive performance.

 

Salvatore Iacono: l’arte non si ferma con Ischia Street Art
Salvatore Iacono: l’arte non si ferma con Ischia Street Art

 

Street Art File Print, prima, e Lockdown/Social, poi. Con Ischia Street Art Gallery non ti sei fermato un attimo! Anzi, possiamo proprio dire, che sei l’unica realtà che ha resistito/combattuto con le imposizioni del lockdown.

 

Durante questo periodo di confinamento sociale dovuto all’emergenza sanitaria del Covid-19 mi sono sentito molto frustrato come uomo e professionista, ero imballato mentalmente e fisicamente, disorientato e bloccato con i miei progetti in galleria. Un giorno mi sono svegliato e ho avuto una visione, far lavorare gli artisti a distanza e continuare con i progetti artistici: nasce così “Street Art File Print”, strumento economico e facile da attuare.

Gli artisti inviano per e-mail il progetto grafico in alta definizione, io lo stampo e lo attacco sulle pareti interne o esterne della galleria, facendo servizi video e fotografici nei quali l’artista viene presentato. A un certo punto poi, Street Art File Print è uscito fuori dalle pareti della gallery, invadendo tutto il paese con attacchi tematici e mirati, come quello dell’11 maggio che ha avuto luogo al supermercato Decò di Forio dove, il poster art di Biodpi, “Hunters”, raffigurante due primati con la mascherina che fanno la spesa, è stato attaccato all’esterno della struttura, di fronte all’incredulità delle persone presenti.

Poi con l’artivista Mimmo Di Caterino è nato Lockdown/Social, una serie di 25 pannelli prodotti dall’artista con quello che aveva a disposizione nel momento del suo confinamento forzato, sociale ed intellettuale. L’operazione è stata accompagnata da un testo critico fatto recapitare per posta, con data 14 maggio, dal writer/street artist inglese Banksy.

L’urban exhibition di Mimmo Di Caterino è stata presentata il 30 maggio senza la presenza dell’artista, attraverso una mia interactive performance, unica nel suo genere, che mi ha visto interagire con le opere dell’artista. Sono stato anche in questo caso il primo gallerista, operatore artistico italiano, a non fermarsi di fronte alle imposizioni dettate dal governo per il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19.

 

Salvatore Iacono: l’arte non si ferma con Ischia Street Art
Salvatore Iacono: l’arte non si ferma con Ischia Street Art

 

Progetti futuri e obiettivi, a breve e a lungo termine. Raccontami la tua visione d’insieme.

 

Lavorerò sicuramente su più fronti. Da gallerista/attivista di Ischia Street Art continuerò il lavoro di coordinamento e organizzazione del progetto di live painting che coinvolge gli artisti urbani, con le loro opere “extra strong” su tematiche sociali, dipinte all’interno e all’esterno della galleria.

Contemporaneamente mi dedicherò ad alcuni progetti già in cantiere, che si erano bloccati a causa della pandemia da Covid-19, progetti sia pubblici che privati, compresi i progetti Pon nelle scuole pubbliche. La galleria si autofinanzia grazie alle donazioni e ai contributi spontanei dei visitatori, nonché grazie alla vendita diretta delle opere grafiche degli artisti presenti in galleria, quindi è una nave che prosegue la sua rotta, indipendentemente da me.

Da mercante/manager seguo alcuni giovani artisti del panorama internazionale del writing/graffiti e della street art, gli curo la promozione, il management, le vendite ed eventuali altri progetti. Privatamente cerco di comprare e vendere alcune opere della scena graffitara principale, quella storica americana anni 70/80, trattando in esclusiva italiana le mappe della metropolitana di N.Y.C. di Taki 183 e di molti altri; questo aspetto riguarda il mio lavoro di tutti i giorni, vivo di vendite (purtroppo). Accanto a questo analizzo il mercato attuale e i suoi movimenti e a breve metterò in campo nuovi modelli e alcuni sistemi di vendita alternativi al mercato ufficiale.

Da sovversivo/attivista sto cercando di arruolare alcune espressioni artistiche “iconoclaste” internazionali, che operano nel sociale, per un progetto ambizioso e complesso. Ho in mente attacchi sincronizzati in flash mob, nelle maggiori città del mondo, su temi scottanti quali la globalizzazione, il capitalismo, l’ambiente, la politica… Da manager sto cercando a livello privato dei fondi che possano coprire economicamente queste azioni/performance che verranno fatte anche sul filo della illegalità. E in autunno ci sarà un ritorno roboante dell’artivista Mimmo Di Caterino con un inedito e sorprendente progetto…


– via: Art Vibes submission


– Facebook: facebook.com/ischiastreetart


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