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Art Vibes – Let's share beauty | May 13, 2024

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Max Pinckers et al. - State of Emergency Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu

Max Pinckers et al. – State of Emergency Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu

| On 18, Apr 2024

Un progetto che fornisce una risposta collettiva volta a curare, senza cancellare, le ferite ancora aperte della violenza coloniale, proponendo uno strumento riparatore che, attraverso il mezzo fotografico, racconta ai potenti la verità di chi l’ha vissuta.


di Francesco Spaghi


Picture: Max Pinckers et al. – “State of Emergency Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu“, installation view, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino. Photo credit: Nicola Morittu.


Nel tentativo di ricostruire e colmare i vuoti storici relativi al racconto ufficiale del periodo coloniale keniota, con la mostra State of Emergency – Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu, a cura di Salvatore Vitale, EXPOSED Torino Foto Festival presenta dal 10 aprile al 2 giugno negli spazi di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica un progetto documentaristico di finzione, realizzato dal fotografo Max Pinckers in collaborazione con i veterani Mau Mau e i kenioti sopravvissuti alle atrocità della guerra.

Si tratta della prima mostra dedicata al progetto, che con la sua straordinaria importanza storica anticipa la ricchezza del programma del festival che dal 2 maggio al 2 giugno porta in città alcuni tra i più interessanti esempi della ricerca fotografica internazionale.

Il progetto documentaristico, tutt’ora in corso, attraverso rievocazioni dal vivo o “dimostrazioni”, crea una nuova visualizzazione della lotta per l’indipendenza dal dominio coloniale britannico che si svolse negli anni Cinquanta e, mostrando oggi le esperienze del passato, vuole parlare a un pubblico futuro.

Il progetto intreccia archivi frammentari, fotografie di resti architettonici e simbolici del passato, siti di fosse comuni, dimostrazioni e testimonianze di chi ha vissuto ed è sopravvissuto alla guerra. Con gli archivi coloniali deliberatamente distrutti, nascosti o manipolati, questo progetto crea “documenti immaginati” per fare luce sugli angoli ciechi della storia, colmando lacune storiche.

 

Max Pinckers et al. - State of Emergency Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu, installation view, Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica, Torino. Photo credit: Nicola Morittu
Max Pinckers et al. – State of Emergency Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu, installation view, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino. Photo credit: Nicola Morittu

Nel 2014, Max Pinckers è stato invitato all’Archive of Modern Conflict di Londra, dove si è imbattuto in una collezione di materiale di propaganda britannico degli anni Cinquanta relativo all’emergenza Mau Mau in Kenya, che è diventato punto di partenza di una lunga ricerca su uno degli episodi più violenti della storia coloniale britannica.

Il Kenya è stato colonia britannica dal 1885 al 1963; in reazione al dominio coloniale, i Mau Mau sono emersi come movimento per la libertà nel periodo precedente l’indipendenza.

La propaganda britannica ritraeva il movimento come una banda di selvaggi criminali, mentre meno nota è la brutale risposta dell’Impero alla rivolta: dal 1952 al 1960, l’amministrazione coloniale costruì una rete di oltre cento campi di detenzione, luoghi di tortura e villaggi di reinsediamento, e i Kikuyu – il più grande gruppo etnico coinvolto nella ribellione – furono sistematicamente derubati delle loro terre, deportati in campi di lavoro e torturati. Più di mille persone furono impiccate su forche mobili trasportate di città in città.

Alla vigilia dell’indipendenza, nel 1963, il governo coloniale distrusse la maggior parte della documentazione relativa alla rivolta in un processo noto come Operazione Legacy, nel tentativo di nascondere le proprie malefatte.

 

Max Pinckers et al. - State of Emergency Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu, installation view, Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica, Torino. Photo credit: Nicola Morittu
Max Pinckers et al. – State of Emergency Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu, installation view, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino. Photo credit: Nicola Morittu

© Max Pinckers/MMWVA - Beninah Wanjugu Kamujeru, John Mwangi, Ndungu Ngondi (1939-2023), Joseph Gachina and Wilfred K. Maina (left to right), MMWVA Murang’a, Kenya, 2019. From the series State of Emergency, Max Pinckers et al. (2014-2024).
© Max Pinckers/MMWVA – Beninah Wanjugu Kamujeru, John Mwangi, Ndungu Ngondi (1939-2023), Joseph Gachina and Wilfred K. Maina (left to right), MMWVA Murang’a, Kenya, 2019. From the series State of Emergency, Max Pinckers et al. (2014-2024).

Successivamente il governo keniota, dopo l’indipendenza, rese illegale parlare o scrivere di Mau Mau fino al 2003; solo nel 2013 il governo britannico ha espresso formalmente il proprio rammarico per gli abusi subiti per mano dell’Impero, e un piccolo gruppo di ricorrenti ha ottenuto un risarcimento di circa 20 milioni di sterline in un processo che ha portato alla luce gli Archivi Migrati, una raccolta segreta di migliaia di documenti relativi a tutte le 37 ex colonie, un tempo ritenuti troppo sensibili per essere resi pubblici.

 

© Max Pinckers/Michiel Burger - Nyeri County Archives, Nyeri Museum, Ruringu, Kenya, 2015. From the series State of Emergency, Max Pinckers et al. (2014-2024)
From “The Struggle for Freedom in: _________”, 2015, © Max Pinckers/Michiel Burger – Nyeri County Archives, Nyeri Museum, Ruringu, Kenya, 2015. From the series State of Emergency, Max Pinckers et al. (2014-2024)

Questa rivelazione ha fornito molti documenti inediti che descrivono in dettaglio le torture sistematiche dei detenuti durante l’emergenza e la conoscenza di questi abusi da parte dei funzionari del governo britannico a Londra e a Nairobi. Il fatto che una così importante documentazione a prova della violenza coloniale sia stata distrutta ha creato lacune nella storia e impedito i conseguenti processi di riconciliazione.

State of Emergency è un tentativo di collaborazione, ricostruzione e nuova immaginazione di
possibili futuri di riparazione e riconciliazione.

Con la collaborazione di National Museums of Kenya, Kenya National Archives and Documentation, Nyeri Museum, Karatina University, i membri della Mau Mau War Veterans Association of Kenya, Kenya Human Rights Commission, The National Archives (UK), Bristol Archives and Museums, the Archive of Modern Conflict e the Flemish Government, il progetto fornisce una risposta collettiva volta a curare, senza cancellare, le ferite ancora aperte della violenza coloniale, proponendo uno strumento riparatore che, attraverso il mezzo fotografico, racconta ai potenti la verità di chi l’ha vissuta.

 

Max Pinckers et al. - State of Emergency Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu, installation view, Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica, Torino. Photo credit: Nicola Morittu
Max Pinckers et al. – State of Emergency Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu, installation view, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino. Photo credit: Nicola Morittu

Exhibition info: Max Pinckers et al. – “State of Emergency Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu“, a cura di Salvatore Vitale.

When: 10 aprile – 2 giugno 2024
Where: Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Piazza Castello, Torino.


Comments

  1. Liselotte van Sap

    This is a complete rip off from an earlier work Pinckers did with the artist Michiel Burger, called the Struggle for Freedom in_______ from 2015. (Some of the images in the show and even in this article are from that work. (As can be seen here: http://michielburger.nl/index.php/the-struggle-for-freedom-in/ ) How is it possible that Burger is not credited at all?

  2. Liselotte van Sap

    My comment got a swift response and they have added a caption to one of the images. I’m guessing art-vibes is not to blame here.

  3. Liselotte van Sap

    Still very surprising that Pinckers is posing as if this is his work, while a quick browse to Burgers website learns that what Pinckers is showing at Palazzo Madama is basically the same project.

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