Fata Morgana: Memorie dell’Invisibile
Redazione Art-Vibes | On 10, Ott 2025
Milano: Fondazione Nicola Trussardi e Palazzo Morando | Costume Moda Immagine presentano visioni, estasi, apparizioni e immaginari alternativi che esplorano il rapporto tra arte, occulto e dimensioni interiori.
di Redazione Art Vibes
– Picture: Fata Morgana: memorie dall’invisibile [Fata Morgana: Memories of the Invisible], 2025.Installation view of the exhibition conceived and produced by the Fondazione Nicola Trussardi for Palazzo Morando | Costume Moda Immagine curated by Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum, and Marta Papini. Courtesy: Fondazione Nicola Trussardi. Ph: Marco De Scalzi.
La Fondazione Nicola Trussardi e Palazzo Morando | Costume Moda Immagine presentano “Fata Morgana: Memorie dell’Invisibile“, una mostra ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi per Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, a cura di Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum e Marta Papini.
La mostra è stata progettata dalla Fondazione Nicola Trussardi appositamente per gli spazi di Palazzo Morando, museo dedicato alla storia della città di Milano e un tempo residenza della contessa Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini (1876, Alessandria d’Egitto – 1945, Vedano al Lambro, Monza Brianza).
A cavallo tra Ottocento e Novecento, nei suoi opulenti appartamenti, la contessa raccolse una vasta biblioteca sull’occulto, con temi spirituali e alchemici, oggi conservata presso l’Archivio Storico Civico e la Biblioteca Trivulziana.
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Fata Morgana: memorie dall’invisibile [Fata Morgana: Memories of the Invisible], 2025. Installation view of the exhibition conceived and produced by the Fondazione Nicola Trussardi for Palazzo Morando | Costume Moda Immagine curated by Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum, and Marta Papini. Courtesy: Fondazione Nicola Trussardi. Ph: Marco De Scalzi

Guglielmo Castelli – Cronaca di uno sfacelo, 2025, oil on canvas,, 60 x 80cm. Courtesy the artist, Sylvia Kouvali, Mendes Wood DM
Dedicata a pratiche artistiche alimentate dall’invisibile, dall’automatismo psichico e dagli stati di trance come modalità di creazione, Fata Morgana trae ispirazione dalla figura della Contessa e dal suo archivio esoterico.
Fata Morgana (Morgan le Fay) è un personaggio mitologico la cui storia è intrecciata alle leggende di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda. È spesso associata a luoghi misteriosi, come l’isola di Avalon, un passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Nell’immaginario collettivo, Morgana è una formidabile maga, a volte benevola, a volte spietata, custode di segreti, illusioni e mondi intermedi, capace di potenti incantesimi, sortilegi e inganni.
Nelle interpretazioni più recenti, è anche una donna libera, indipendente e anticonformista che ignora le regole imposte dalla società.
La mostra trae ispirazione dalla poesia “Fata Morgana“, scritta da André Breton nel 1940, e intreccia storia, arte e misticismo attraverso visioni, estasi, apparizioni e immaginari alternativi per esplorare il rapporto tra arte, occulto e dimensioni interiori.
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Fata Morgana: memorie dall’invisibile [Fata Morgana: Memories of the Invisible], 2025. Installation view of the exhibition conceived and produced by the Fondazione Nicola Trussardi for Palazzo Morando | Costume Moda Immagine curated by Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum, and Marta Papini. Courtesy: Fondazione Nicola Trussardi. Ph: Marco De Scalzi
Con dipinti, fotografie, documenti, disegni e oggetti rituali, “Fata Morgana: Memorie dell’Invisibile” presenta le opere di medium, mistici, visionari e artisti che hanno aperto varchi tra il visibile e l’invisibile.
Esplorando l’impollinazione incrociata tra arti visive e fenomeni paranormali, esoterismo, spiritualismo, teosofia e pratiche simboliche, la mostra offre un panorama vibrante e frammentato di ricerche emerse ai margini della storia ufficiale. Nonostante questa posizione marginale negli annali,
Queste diverse pratiche sono state, tuttavia, in grado di trasformare radicalmente le convenzioni sia dell’arte che della società in generale.
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Fata Morgana: memorie dall’invisibile [Fata Morgana: Memories of the Invisible], 2025. Installation view of the exhibition conceived and produced by the Fondazione Nicola Trussardi for Palazzo Morando | Costume Moda Immagine curated by Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum, and Marta Papini. Courtesy: Fondazione Nicola Trussardi. Ph: Marco De Scalzi

Stanisława Popielska – Séance photo, 1913, Silver gelatine photo 9 x 14 cm, Elmar R. Gruber Collection of Mediumistic Art
Al centro della mostra si trova una raccolta di opere della leggendaria pittrice svedese Hilma af Klint, che, guidata da presenze medianiche all’inizio del Novecento, sviluppò un linguaggio astratto del tutto originale, anticipando pionieri dell’astrazione come Wassily Kandinsky e Piet Mondrian.
Si tratta di una rara opportunità di ammirare in Italia sedici delle sue tele, risalenti alle primissime fasi della sua sperimentazione “automatica”.
È inoltre in linea con il crescente interesse internazionale per l’opera di Hilma af Klint, riscoperta dal grande pubblico nel 2013 grazie alla Biennale di Venezia (curata da Massimiliano Gioni) e alla retrospettiva organizzata dal Moderna Museet di Stoccolma (allora diretto da Daniel Birnbaum, che è anche curatore del catalogo ragionato dell’artista) e ora oggetto di una mostra al Museum of Modern Art di New York.

Chiara Fumai – The Book of Evil Spirits, 2015 Single channel video color, sound. Duration: 26 min 24 sec. video still. Courtesy Archivio Chiara Fumai
Accanto a quelle di Hilma af Klint, saranno presentate opere e documenti di altre straordinarie figure storiche, tra cui Georgiana Houghton, Emma Kunz, Linda Gazzera, Hélène Smith, Eusapia Palladino, Carol Rama, Man Ray, Pierre Klossowski, Victorien Sardou, Augustin Lesage, Annie Besant e Wilhelmine Assmann, messe in dialogo con artisti contemporanei che hanno esplorato gli stessi temi attraverso nuovi media e nuovi linguaggi, tra cui Judy Chicago, Kerstin Brätsch, Marianna Simnett, Andra Ursuţa, Diego Marcon e Chiara Fumai.
Saranno inoltre esposti alcuni rari volumi provenienti dalla biblioteca della Contessa Morando, in prestito dalla Biblioteca Trivulziana.
Fata Morgana: Memorie dell’Invisibile non cerca di confermare l’esistenza del soprannaturale, ma di raccontare come, in diversi momenti della storia, pratiche considerate “eccentriche” abbiano sconvolto le convenzioni artistiche e sociali, mettendo in discussione le gerarchie di genere, l’autorità scientifica e i limiti del pensiero razionale.
In un’epoca segnata da nuove forme di ossessione e nevrosi, disinformazione, teorie del complotto e infinite fascinazioni per l’ignoto, la mostra riflette anche sulle pericolose relazioni che legano tecnologia, spiritualità e potere.

Carol Rama – Opera n. 54, 1941, Acquerello su carta, 48 x 33 cm, Collezione privata. © Archivio Carol Rama, Torino
Attraverso una rete di narrazioni visive – dai diagrammi per “macchine di influenza” creati negli ospedali psichiatrici del XIX secolo alle fotografie di spiriti e ai resoconti di sedute spiritiche – Fata Morgana assembla un atlante dell’invisibile, un mosaico di mondi interiori, utopie, derive mentali e alternative radicali alla razionalità dominante.
“Con Fata Morgana, la Fondazione Nicola Trussardi rinnova il suo impegno nell’esplorare territori artistici inaspettati e dare voce a narrazioni alternative, portando l’arte contemporanea oltre i confini delle istituzioni tradizionali”, ha affermato Beatrice Trussardi, Presidente della Fondazione Nicola Trussardi.
Sulla scia di mostre epocali come La Grande Madre e La Terra Inquieta, volgiamo ora lo sguardo verso l’inquietante potere dell’invisibile.
In un’epoca sempre più plasmata da spiritualità emergenti e ricerche di significato interiore, abbiamo scelto di esaminare come ciò che sfugge alla visione abbia costantemente influenzato il linguaggio dell’arte e continui a turbare il presente. Non è un caso che la poesia di André Breton “Fata Morgana” sia stata scritta nel 1940: in tempi di profonda oscurità, l’impulso a immaginare altrove e a cercare una connessione con regni impercettibili diventa ancora più imperativo. Questo progetto nasce dalla convergenza di immaginari radicali e sensibilità non convenzionali, intrecciando arte, scienza e l’invisibile in una costellazione che incarna eloquentemente la missione culturale della Fondazione.
– Exhibition info: Fata Morgana: Memorie dell’Invisibile, a cura di Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum, e Marta Papini.
– When: 9 ottobre – 30 novembre 2025
– Where: Palazzo Morando, via Sant’Andrea 6, 20121 Milan (Italy)











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