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Art Vibes – Let's share beauty | May 14, 2024

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A Milano la 58° edizione del Wildlife Photographer of The Year

A Milano la 58° edizione del Wildlife Photographer of The Year

| On 12, Set 2023

Le fotografie naturalistiche più prestigiose al mondo presentate per la prima volta su light panels di grandi dimensioni che le rendono ‘vive’ e ne fanno uno spettacolo della natura ancora più coinvolgente e immersivo.

di Redazione Art Vibes


Picture: ©Karine Aigner – Il grande ronzio, WINNER Wildlife Photographer of the Year. Vincitore Comportamento: invertebrati. (Si entra nel vivo dell’azione di un gruppo di maschi di api che competono per accoppiarsi. Usando un macro, Karine ha colto l’attività frenetica di una palla ronzante di api sulla sabbia bollente. Dopo pochi minuti, la coppia al centro (un maschio attaccato all’unica femmina) è volata via per accoppiarsi.
Le api solitarie sono minacciate per via di perdita di habitat, pesticidi e cambiamenti climatici. Con il 70% delle api che fa nidi nel suolo, è sempre più importante lasciare conservate ampie aree di terreni protetti. Luogo Texas meridionale, USA. Dettagli tecnici Sony α7R III + Laowa 24mm f14 2x macro probe; 1/1000 sec; ISO 6400; flash Profoto + trigger wireless).


Il Wildlife Photographer of the Year a Milano quest’anno sarà speciale con una veste completamente rinnovata. La mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, con i 100 scatti premiati alla 58ª edizione del concorso indetto dal Natural History Museum di Londra, approda dal 29 settembre al 31 dicembre 2023 nella nuova sede Hangar21 di via Tortona 27, all’interno del celebre Superstudiopiù, uno spazio altamente tecnologico dove, per la prima volta nel capoluogo lombardo, le immagini sono presentate in grandi pannelli retroilluminate a led, come nell’esposizione londinese, con dimensioni raddoppiate rispetto alle precedenti edizioni e con una nitidezza e una profondità eccezionali.

Un allestimento strepitoso che offre al pubblico uno spettacolo della natura ancora più coinvolgente e immersivo, corredato altresì da un grande schermo di 4 metri con slideshow in loop di altre 25 splendide foto premiate dal pubblico (People’s Choice). Infine, una sala video, con monitor da 100 pollici, propone imperdibili filmati di backstage delle foto vincitrici, interviste ai fotografi e altri contenuti legati alla mostra.

Organizzata come sempre dall’Associazione culturale Radicediunopercento, presieduta da Roberto Di Leo, con il patrocinio del Comune di Milano, l’esposizione riunisce le foto vincitrici e finaliste del concorso, selezionate alla fine dello scorso anno tra 40.000 scatti provenienti da 93 paesi; immagini che sembrano ‘vive’ e catturano l’affascinante comportamento degli animali, le specie in estinzione e l’incredibile meraviglia del mondo naturale, condividendo dettagli inediti, scorci indimenticabili e reportage in prima linea sulle crisi del clima e della biodiversità. Un monito sulle azioni umane che continuano a plasmare l’ambiente e un incoraggiamento ad agire urgentemente in difesa del pianeta per un futuro ecosostenibile.

©Junji Takasago - Fenicotteri paradisiaci, Vincitore L’arte della natura, Wildlife Photographer of the Year
©Junji Takasago – Fenicotteri paradisiaci, Vincitore L’arte della natura, Wildlife Photographer of the Year. (Junji sfida il mal di montagna per realizzare un’immagine onirica; ha strisciato piano verso il gruppo di fenicotteri cileni e inquadrando la loro coreografia con le nubi riflesse, ha sfidato il mal di montagna per cogliere questa scena onirica. Salar de Uyuni è il più grande deserto salato, e si trova in cima alle Ande. È anche una delle più grandi miniere di litio della Bolivia, il che è una minaccia per questi fenicotteri. Il litio è usato per le batterie di cellulari e laptop, e insieme possiamo cercare di ridurre la sua richiesta favorendo il riciclo di vecchi apparecchi elettronici. Luogo Salar de Uyuni, provincial di Daniel Campos, Bolivia. Dettagli tecnici Nikon Z7 + 80–400mm f4–5.6 a 400mm; 1/3200 sec a f10 (+0.7 e/v); ISO 800).

©Samuel Sloss - La custodia del polpo, Menzione d’onore Giovani fotografi 15 - 17 anni, Wildlife Photographer of the Year
©Samuel Sloss – La custodia del polpo, Menzione d’onore Giovani fotografi 15 – 17 anni, Wildlife Photographer of the Year. (Samuel viene individuato da un polpo venato che spunta dal suo riparo di conchiglie vuote; mentre stava facendo immersioni ha notato il polpo sul fango e ha ridotto la potenza del flash per non disturbarlo, ma il polpo ha comunque chiuso il suo rifugio, per poi riaprirlo lentamente, rivelando i suoi colori e le sue braccia arrotolate.
Questa specie di piccole dimensioni caccia principalmente gamberetti, granchi, molluschi e piccoli pesci. Per proteggere il suo corpo molle si nasconde utilizzando oggetti rigidi, come le noci di cocco.
Luogo Stretto di Lembeh, Sulawesi, Indonesia. Dettagli tecnici Nikon D300 + 105mm f2.8; 1/320 sec a f6.3; ISO 200; 2 flash Inon Z – 240; custodia Nauticam)

Il vincitore del prestigioso titolo Wildlife Photographer of the Year 2022 è la fotografa americana Karine Aigner con The big buzz, un’immagine ravvicinata di api cactus maschi ronzanti che si contendono una femmina rotolando come una palla sulla sabbia, in un ranch del Texas. Il Young Wildlife Photographer of the Year 2022 è stato invece assegnato al sedicenne Katanyou Wuttichaitanakorn dalla Thailandia, per l’immagine The beauty of baleen, un dettaglio sorprendente delle immense fauci di una balena di Bryde emersa vicino alla sua barca, immortalata mentre si nutre di minuscole acciughe filtrando l’acqua con i fanoni.

I fotografi italiani premiati sono: la vincitrice della categoria giovani (fino a 10 anni) Ekaterina Bee con Battle stations e i tre menzionati speciali Samuel Sloss (italo americano) nella categoria giovani (15-17 anni) per The octopus case, Lorenzo Shoubridge nella categoria Comportamento: Mammiferi per Dormouse as moth-catcher e Alessandro Gruzza nella categoria Le zone umide – la visione d’insieme per The living reservoir.

Le foto esposte, realizzate da talentuosi fotografi professionisti e dilettanti, sono state scelte da una giuria internazionale di esperti, in base a creatività, valore artistico e complessità tecnica, come illustrato nelle didascalie. I testi raccontano inoltre le emozioni che hanno motivato l’autore nella realizzazione dello scatto, insieme a dati di carattere scientifico sulle specie fotografate e a citazioni di membri della giuria e dei fotografi

 

©Katanyou Wuttichaitanakorn - La bellezza della balena, Vincitore Giovani fotografi 15-17 anni, WINNER Young Wildlife Photographer of the Year
©Katanyou Wuttichaitanakorn – La bellezza della balena, Vincitore Giovani fotografi 15-17 anni, WINNER Young Wildlife Photographer of the Year. (Katanyou è intrigato dai colori contrastanti e dalle trame della balenottera di Bryde che emerge vicino all’imbarcazione. Seguendo le line guida del governo sul turismo, la barca su cui viaggiava ha spento i motori appena è apparsa la balenottera vicina e ciò ha permesso di scattare l’immagine, cercando di contrastare il movimento delle onde. Le balenottere di Bryde hanno fino a 370 coppie di fanoni grigi sulla parte superiore della bocca. Sono fatti di cheratina, una proteina che compone anche capelli e unghie umane; servono a filtrare piccole prede dall’acqua. Luogo Golfo della Thailandia, Phetchaburi, Thailandia. Dettagli tecnici Canon EOS 90D + Sigma 150–600mm f5–6.3; 1/6400 sec a f6.3 (-1 e/v); ISO 640).

©Ekaterina Bee - Stazioni di battaglia, Vincitore Giovani fotografi 10 anni o meno, Wildlife Photographer of the Year
©Ekaterina Bee – Stazioni di battaglia, Vincitore Giovani fotografi 10 anni o meno, Wildlife Photographer of the Year. (Alla fine della primavera, durante una gita con la famiglia, Ekaterina osserva il combattimento di due stambecchi per la supremazia e li fotografa mentre continuno a colpirsi stando sulle zampe posteriori, come pugili sul ring, in un clamore di corna. A inizio Ottocento, dopo secoli di caccia, erano sopravvissuti meno di 100 stambecchi a cavallo tra Italia e Francia. Misure di conservazione hanno portato ad un successo incredibile, con più di 50.000 stambecchi attualmente presenti sulle Alpi. Luogo Pian della Mussa, Piemonte, Italia. Dettagli tecnici Nikon D5600 + 18–55mm f3.5–5.6; 1/320 sec a f9; ISO 100)

©Dmitry Kokh - La casa degli orsi, Vincitore Natura urbana, Wildlife Photographer of the Year
©Dmitry Kokh – La casa degli orsi, Vincitore Natura urbana, Wildlife Photographer of the Year. Dmitry presenta questa scena incredibile degli orsi polari che emergono dalla nebbia nel villaggio di Kolyuchin, abbandonato da tempo. Su uno yacht, al riparo dalla tempesta, ha visto gli orsi polari che giravano tra le case di un villaggio abbandonato, esplorando ogni porta e finestra. Ha usato un drone poco rumoroso per scattare questa foto, che ricorda un futuro post-apocalittico. Nella regione di Chukchi Sea, gli orsi che normalmente sono solitari migrano verso nord in estate, seguendo il ghiaccio in ritirata da cui dipendono per cacciare le foche. Se il pack rimane compatto vicino alla costa di quest’isola rocciosa, a volte possono avventurarcisi per ispezionarla. Luogo isola di Kolyuchin, Chukotka, Russia.
Dettagli tecnici DJI Mavic 2 Pro + Hasselblad L1D-20c + 28mm f2.8; 1/160 sec a f2.8; ISO 640).

©Tony Wu - Stella cadente, Vincitore Subacquee, Wildlife Photographer of the Year
©Tony Wu – Stella cadente, Vincitore Subacquee, Wildlife Photographer of the Year. (Tony ammira l’elettrizzante danza riproduttiva di una stella marina gigante. Mentre l’acqua attorno era piena di uova e sperma di stelle marine, ha dovuto affrontare diverse difficoltà: bloccato in una piccola baia con solo un macro per soggetti di taglia ridotta, ha dovuto indietreggiare per riuscire a far stare la stella marina nell’inquadratura, che ricorda una galassia. La postura danzante delle stelle marine in riproduzione le aiuta a rilasciare i gameti nella corrente, in modo che si fecondino tra loro nell’acqua. Luogo baia di Kinko, prefettura di Kagoshima, Giappone. Dettagli tecnici Nikon D850 + 105mm f2.8; 1/250 sec a f18; ISO 320; custodia Nauticam; flash Backscatter Mini Flash 1 + Inon S2000 + Z240; cavalletto compatto RGBlue).

©Brent Stirton - La morte di Ndakasi, Vincitore Fotogiornalismo, Wildlife Photographer of the Year
©Brent Stirton – La morte di Ndakasi, Vincitore Fotogiornalismo, Wildlife Photographer of the Year. (Brent mostra il capitolo conclusivo della storia di un gorilla molto amato; ha fotografato il salvataggio di Ndakasi quando aveva due mesi, dopo che la sua famiglia è stata uccisa brutalmente dalla mafia del carbone, come minaccia ai guardiaparco. Qui, ha fotografato il momento della sua morte, tra le braccia di Andre Bauma, che l’ha salvata e curata per 13 anni.
Come risultato di sforzi di conservazione ininterrotti e quotidiani nella protezione di singoli gorilla, oggi quelli di montagna hanno quadruplicato la loro consistenza numerica, diventando oltre 1000 negli ultimi 40 anni. Luogo Senkwekwe Center, Virunga National Park, Zaire. Dettagli tecnici Canon EOS R5 + 24–70mm 2.8; 1/160 sec a f2.8; ISO 3200).

©Daniel Núñez - Il lago morente, Vincitore Aree umide: la visione d’insieme, Wildlife. Photographer of the Year
©Daniel Núñez – Il lago morente, Vincitore Aree umide: la visione d’insieme, Wildlife. Photographer of the Year. /Daniel usa il drone per fotografare il contrasto tra foresta e proliferazioni algali del lago Amatitlán; ha scattato questa foto per parlare della contaminazione del lago che ogni anno riceve circa 75,000 tonnellate di scarichi dalla città di Guatemala. “Era un giorno soleggiato con condizioni perfette – dice Daniel – ma è stato un momento di sconforto”. I cianobatteri proliferano in presenza di inquinanti come i fertilizzanti agricoli, che creano vere e proprie esplosioni algali. Si stanno compiendo vari sforzi per salvare questa zona umida, ma mancano comunque fondi e ci sono complicazioni legate alla corruzione politica. Luogo Lago Amatitlán, Villa Canales, Guatemala. Dettagli tecnici DJI Mavic Mini 2 + 24mm f2.8; 1/60 sec a f2.8; ISO 100).

Exhibition info: Wildlife Photographer of the Year

When: 29 settembre al 31 dicembre 2023
Where: sede Hangar21 di via Tortona (Superstudiopiù), Milano.


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