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56° Wildlife Photographer of The Year - I Vincitori e la mostra a Milano

56° Wildlife Photographer of The Year – I Vincitori e la mostra a Milano

| On 09, Set 2021

In mostra a Milano la bellezza e la fragilità della natura, un patrimonio da difendere e preservare.

di Redazione Art Vibes


Picture: © Sergey Gorshkov / Wildlife Photographer of the Year. Title: The embrace. Animals in their Environment. Winner Wildlife Photographer of the Year. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London. (Sergey ha perlustrato la foresta alla ricerca di segni di tigri dell’Amur, o siberiane, cercando il posto migliore per installare la sua fototrappola. Sapeva che le sue possibilità di fotografarne una erano scarse, ma la sua mente era decisa. “Da quel momento in poi, non ho potuto pensare ad altro”, dice Sergey. Dopo 11 mesi, la sua dedizione è stata ripagata: ha catturato un raro scorcio di questa magnifica tigre nel suo habitat selvaggio. Questi felidi solitari si scambiano informazioni vitali, come il bisogno di compagni, lasciando odore, peli, urina e altri marcatori su punti prominenti, compresi i tronchi d’albero. Nell’estremo oriente della Russia, persiste una popolazione di circa 500 tigri dell’Amur, che occupa un frammento del suo antico territorio. Minacciate dalla perdita di habitat e dal bracconaggio, queste tigri sono vicine all’estinzione.
Parco Nazionale del Leopardo, Primorsky Krai, Russia).


Torna a Milano Il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, che da quest’anno cambia sede ed è ospitata nei suggestivi spazi di Palazzo Francesco Turati (ex spazio Forma) in via Meravigli 7, dal 1° ottobre al 31 dicembre 2021. Come sempre organizzata dall’Associazione culturale Radicediunopercento, con il patrocinio del Comune di Milano, l’attesissima esposizione, che nel 2020 non si è tenuta causa emergenza Covid, apre quest’anno in totale sicurezza.

Da vedere in mostra le 100 immagini premiate alla 56a edizione del concorso di fotografia indetto dal Natural History Museum di Londra che ha visto in competizione 45.000 scatti provenienti da 95 paesi, realizzati da fotografi professionisti e dilettanti.

Selezionate alla fine dello scorso anno da una giuria internazionale di esperti, in base a creatività, valore artistico e complessità tecnica, le foto finaliste e vincitrici ritraggono animali rari nel loro habitat, comportamenti insoliti e paesaggi straordinari; la bellezza della natura ma anche la sua fragilità da difendere e preservare.

Vincitore del prestigioso titolo Wildlife Photographer of the Year 2020 è il russo Sergey Gorshkov con “The Embrace”. L’immagine ritrae una tigre siberiana, specie in via d’estinzione, che abbraccia un antico abete della Manciuria per marcare il territorio. Ci sono voluti oltre undici mesi per riuscire ad immortalare questo scatto ottenuto grazie a fotocamere con sensore di movimento. La giovane finlandese Liina Heikkinen è la vincitrice del Young Wildlife Photographer of the Year 2020 con “The Fox That Got the Goose”. La foto, scattata in una delle isole di Helsinki, raffigura una giovane volpe rossa che difende ferocemente i resti di un’oca dai suoi cinque fratelli rivali.

 

Liina Heikkinen / Wildlife Photographer of the Year. Title: The fox that got the goose. 15-17 Years. Winner Young Wildlife Photographer of the Year. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London.
Liina Heikkinen / Wildlife Photographer of the Year. Title: The fox that got the goose. 15-17 Years. Winner Young Wildlife Photographer of the Year. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London. (Liina e suo padre hanno trascorso la giornata in un hotspot di volpi su una delle isole di Helsinki. Lei osservava come due adulti andavano e venivano, consegnando il cibo ai loro cuccioli sempre attenti e inesorabilmente affamati. Quando uno di loro portò a casa un’oca barbagianni, i cuccioli cominciarono a lottare per averla. Liina seguì il “vincitore” mentre si ritirava per divorare il suo premio.
Le volpi nascono in primavera e in estate hanno dimensioni simili a quelle di un adulto. A circa quattro settimane di vita, iniziano a cacciare insetti e lombrichi, ma questo non è sufficiente a sostenerle, così i loro genitori forniscono mammiferi e uccelli. La dieta delle volpi varia a seconda della loro casa: granchi, conigli, frutta, uccelli e rifiuti domestici sono tutte potenziali opzioni alimentari.Lehtisaari, Uusimaa, Finlandia).

Tra i vincitori di categoria anche due italiani: Luciano Gaudenzio, con lo scatto “Etna’s River of Fire” (Ambienti della terra), e il giovane Alberto Fantoni, vincitore del Rising Star Portfolio Award con immagini che documentano la vita degli uccelli nel Mediterraneo. Altri cinque fotografi italiani hanno ricevuto una menzione speciale: Domenico Tripodi (Il mondo subacqueo), Alessandro Gruzza (Ambienti della terra), Andrea Pozzi (Piante e funghi), Andrea Zampatti e Lorenzo Shoubridge (Animali nel loro ambiente).

Ma non si tratta solo di una mostra bensì di un grande evento dedicato alla natura attraverso la fotografia. L’Associazione culturale Radicediunopercento propone, come di consueto, serate gratuite di approfondimento e presentazione di libri con rinomati fotografi di natura che si terranno di sabato alla Casa della Cultura (h 21 via Borgogna 3).

 

©Jaime Culebras / Wildlife Photographer of the Year. Title: Life in the balance. Winner: Behaviour: Amphibians and Reptiles. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London.
©Jaime Culebras / Wildlife Photographer of the Year. Title: Life in the balance. Winner: Behaviour: Amphibians and Reptiles. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London. (Jaime ha camminato per quattro ore per raggiungere questo luogo, determinato a condividere la sua passione per le rane di vetro. Era entusiasta di vederne una che mangiava un ragno, i suoi occhi come mosaici scintillanti. Rasserenato da un coro di rane sotto una pioggia torrenziale, Jaime ha ottenuto la prima foto in assoluto di questa specie che si nutre. Contraddistinta da macchie gialle sul dorso e dalla mancanza di tessuto tra le dita, la rana di Manduriacu si trova solo in una piccola area ai piedi delle Ande. È minacciata dalla perdita di habitat e dalla contaminazione ambientale associata all’allevamento di bestiame, all’agricoltura e all’estrazione mineraria. Questa rana potrebbe presto affrontare l’estinzione.
Riserva Río Manduriacu, Imbabura, Ecuador)

© Mogens Trolle / Wildlife Photographer of the Year. Title: The pose. Winner: Animal portraits. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London.
© Mogens Trolle / Wildlife Photographer of the Year. Title: The pose. Winner: Animal portraits. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London.(La nasica inclinò leggermente la testa e chiuse gli occhi. Ha posato per alcuni secondi, come in meditazione. Visitatore selvaggio della stazione di alimentazione di un santuario, questa scimmia era “il personaggio più rilassato”, dice Mogens. La sua espressione pacifica era diversa da qualsiasi cosa avesse visto prima. Man mano che questa scimmia matura, il suo caratteristico naso segnalerà il suo status e amplificherà i suoi richiami. Il naso di un maschio può diventare così grande da pendere sopra la bocca del suo padrone. Trovate solo nel Borneo e nelle isole vicine, le nasica sono in pericolo: dipendono dalle foreste minacciate e sono cacciate come cibo la medicina tradizionale. Santuario delle nasiche di Labuk Bay, Borneo, Malesia).

© Jose Luis Ruiz Jiménez / Wildlife Photographer of the Year. Title: Great crested sunrise. Winner: Behaviour: Birds. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London.
© Jose Luis Ruiz Jiménez / Wildlife Photographer of the Year. Title: Great crested sunrise. Winner: Behaviour: Birds. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London. (Immerso fino al petto nell’acqua, Jose Luis ha scattato questo momento intimo con una famiglia di svassi maggiori. Quando uno dei genitori è emerso con le piume umide e un pesce, Jose Luis è stato fortunato che nessun alito di vento ha increspato l’acqua. Un pulcino dalla testa a strisce si protese fuori dal suo riparo, con il becco aperto, per reclamare il gustoso pasto. Gli svassi sono al massimo dell’eleganza nella stagione riproduttiva, quando il piumaggio ornato viene utilizzato per il corteggiamento. Costruiscono un nido di materiale vegetale acquatico, spesso tra le canne al bordo dell’acqua bassa. I pulcini si avventurano all’esterno poche ore dopo la schiusa, salendo comodamente sulla schiena di un genitore. Brozas, Estremadura, Spagna).

© Luciano Gaudenzio - Wildlife Photographer of the Year. Title: Etna’s river of fire. Winner: Earth’s Environments. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London.
© Luciano Gaudenzio – Wildlife Photographer of the Year. Title: Etna’s river of fire. Winner: Earth’s Environments. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London. (La lava scorreva da una grande apertura sul lato del vulcano, correndo lungo un enorme tunnel e riemergendo più in basso lungo il pendio come un fiume rosso incandescente. Per assistere alla scena, Luciano ha camminato per diverse ore sulla parete nord del vulcano. Ha inquadrato il flusso caldo in contrasto alla nebbia gassosa blu per catturare quello che lui descrive come “il momento perfetto”.L’Etna, il vulcano più attivo d’Europa, erutta continuamente da quasi 30 anni e minaccia circa 900.000 persone. Fenomeni come colate di lava e fontane di lava sono comuni, con pennacchi di cenere meno frequenti. Questa è solo la fase più recente in 15.000 anni di attività vulcanica – e un forte richiamo alla potenza dell’Etna.
Monte Etna, Sicilia, Italia).

© Paul Hilton / Wildlife Photographer of the Year. Title: Backroom business. Winner: Wildlife Photojournalist Story Award. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London.
© Paul Hilton / Wildlife Photographer of the Year. Title: Backroom business. Winner: Wildlife Photojournalist Story Award. Wildlife Photographer of the Year is developed and produced by the Natural History Museum, London. (Paul Hilton ha fatto un reportage sul commercio illegale di fauna selvatica. Un’operazione su scala industriale, questo commercio è guidato da criminali organizzati che reclutano e armano i bracconieri e corrompono i funzionari locali. Alimenta una crescente domanda di animali selvatici esotici in ristoranti, collezioni private, zoo e parchi safari o a tema. Alcuni degli animali vivi venduti sono usati per intrattenere il pubblico. Cina e Indonesia. Nella foresta pluviale, questo macaco avrebbe vissuto in un grande gruppo. Paul l’ha trovato seduto da solo, incatenato ad una gabbia, in un mercato indonesiano di animali. Gli è stato permesso di fotografarlo solo quando il commerciante ha creduto che fosse interessato a fare un acquisto. Il giovane macaco è stato forse in seguito venduto come animale domestico, ad uno zoo, per la ricerca biomedica o per essere mangiato).

– via: Art Vibes submission – photo courtesy of: Natural History Museum, London


Exhibition info: Wildlife Photographer of the Year

When: 1° ottobre al 31 dicembre 2021
Where: Palazzo Francesco Turati (ex spazio Forma), via Meravigli 7, Milano.


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