Art

GROOVE - Expo & live performance, a cura di Mirko Pierri

Francesco S. | On 17, Mag 2024

L’immaginario creativo di Riccardo Martinelli, in arte Groove, in mostra a Roma per due giorni in un insolito luogo espositivo.

di Redazione Art Vibes

– Picture: GROOVE – Expo & live performance, a cura di Mirko Pierri.

Una tana scavata nel cuore di Roma ospiterà, per una intensa due giorni, l’immaginario di Riccardo Martinelli: artista, muralista e street artist romano conosciuto con lo pseudonimo di Groove.

Le opere non saranno solo quelle esposte, ma l’artista, già durante l’apertura di sabato 18 maggio, disegnerà e dipingerà dal vivo. I presenti potranno così assistere al processo intimo di realizzazione come se entrassero nello studio di Groove che, soltanto per chi sarà presente, tradurrà idee estemporanee in immagini su carta e altri supporti.

Domenica 19, inoltre, Mirko Pierri, curatore della mostra, guiderà i partecipanti in una passeggiata nel quartiere Testaccio tra storia locale e arte di strada, entrando in alcuni cortili alla ricerca, tra gli altri murales, di quello realizzato qualche mese fa proprio da Groove, per poi arrivare nello spazio espositivo e incontrare l’artista all’opera.

La mostra è allestita in un luogo insolito scavato proprio nel monte Testaccio, generalmente non accessibile e solo per l’occasione adibito a spazio espositivo. La “tana” perfetta nella quale le visioni e i soggetti che Groove dipinge di solito in strada, saranno liberi di esprimere i loro sentimenti e le loro emozioni, le ansie e le paure, la gioia e il dolore di una vita vissuta spesso in conflitto con un mondo dove non c’è spazio per la sensibilità e la vulnerabilità.

Aggiornamento: la mostra è visitabile anche venerdì 24 e sabato 25 maggio dalle 18 alle 20.

GROOVE – Work in progress. Photo credit: Mirko Pierri.

GROOVE – Nella tua ombra, grafite su legno

In questo senso Groove poeticizza il suo attivismo continuo contro i maltrattamenti e gli abusi sugli animali e qualsiasi altro essere vivente. Attivismo che spesso esplica nelle sue opere in modo diretto.

“Nel tempo ho capito che gli animali non sono oggetti o passatempi per gli essere umani. Gli animali hanno una loro vita che non deve essere usata o spezzata a nostro piacimento. Se siamo la specie più evoluta allora possiamo trovare diversi modi per convivere con loro.”

I supporti usati per i dipinti sono tutti provenienti da materiali di riuso trovati dall’artista, lavorati e restaurati. Ogni opera è quindi il frutto di un incontro con il mondo, di un’esperienza, di un’interazione e di una storia sia personale che intrinseca all’oggetto in sé.

Groove accoglierà i visitatori nel cuore di Roma, città che lo ha cresciuto sia personalmente che artisticamente. I presenti si ritroveranno catapultati in un racconto fatto di luci e ombre in antitesi eppure in sintonia con una narrazione in cui l’artista si espone completamente, sviscerando il rapporto con le proprie esperienze di vita, i propri sogni e i propri incubi.

“È importante per me veder rappresentato un sentimento o una situazione che mi ha colpito. Mi aiuta a metabolizzare quell’evento dandogli una forma, una collocazione visiva, esterna. Così posso dare un’identità concreta a ciò che sento e liberarmene oppure accettarlo, viverlo o superarlo.”

Groove con questa esposizione e questa performance, ci fa capire che mostrare agli altri le proprie esperienze personali non è un modo fine a sé stesso per esteriorizzare la propria emotività, ma vuol dire entrare in sintonia, curarsi e curare.

“Ho acquisito consapevolezza e capito che anche una singola scelta di vita influisce sul contesto e sugli altri esseri viventi.”