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Ragusa FestiWall 2017 - Street art a Ragusa

Ragusa FestiWall 2017 – Street art a Ragusa

| On 04, Gen 2018

Arte, partecipazione e rigenerazione urbana nel centro storico di Ragusa.

di Redazione Art Vibes


Picture: Dulk – Lost and found, Ragusa FestiWall, 2017. photo credit: ©Marcello Bocchieri.


Verso la fine di settembre Ragusa ha ospitato la terza edizione di FestiWall quello che può essere definito il festival di street art più a sud d’Europa. Per una settimana la città siciliana si è trasformata in un cantiere a cielo aperto, una rassegna artistica che prosegue il percorso di ricerca nell’ambito della migliore arte urbana internazionale, con lo scopo di offrire alla città un panorama completo sulle avanguardie più interessanti.

Sei opere murali realizzate da altrettanti grandi artisti di fama mondiale si aggiungono ora ai dieci muri protagonisti delle passate edizioni, opere permanenti in grado di attivare un processo di rigenerazione urbana, offrendo ai cittadini la possibilità di vivere in maniera più emozionale il proprio territorio.

Se nelle prime due edizioni il festival ha toccato aree della città di più recente costruzione, prima il nuovo centro cittadino e poi la zona popolare del quartiere Selvaggio, in questa occasione l’attenzione si è spostata verso il centro storico, vittima nell’ultimo periodo di un progressivo spopolamento con conseguenti gravi ricadute sociali, un quartiere che gode di ampia disponibilità di alloggi non ristrutturati, oggi popolati da famiglie meno abbienti.

 

Guido van Helten - L'attesa, Ragusa Festiwall, 2017. photo credit: Marcello Bocchieri
Guido van Helten – L’attesa, Ragusa Festiwall, 2017. photo credit: ©Marcello Bocchieri

«L’arte urbana compone una mappa, disegna un nuovo paesaggio, rimette in moto pratiche positive per la cittadinanza – hanno affermato Vincenzo Cascone e Antonio Sortino dell’Associazione Culturale Pandora, ideatori e curatori del progetto; la collocazione delle opere d’arte all’interno del tessuto urbano del centro storico vuole stimolare il dialogo e il confronto di tutti i residenti, senza alcuna distinzione di sorta, per favorire una rinascita di questo importante quartiere della città».

Ad aprire le danze in anteprima ad inizio agosto è stato lo spagnolo Dulk. Con un tocco di surrealismo e una profonda attenzione alla relazione tra uomo e natura esprime da sempre la sua arte in equilibrio tra realtà e finzione, tra sogno e vita quotidiana. Il murale realizzato a Marina di Ragusa, intitolato “Lost & Found“, lancia un grido d’allarme sui tragici effetti della corruzione ambientale, il Martin Pescatore ritratto non è altro che il simbolo della costante presenza di attività illegali che minacciano la conservazione della biodiversità.

Guido van Helten invece è intervenuto in Via G. Bruno. L’artista australiano, noto per i suoi murales iper-realistici ispirati a immagini legate al territorio, ha realizzato “L’Attesa” sul retro del Liceo Umberto I nel quartiere conosciuto come “Marsala”, area scelta da molti adolescenti per incontrarsi e passare il tempo. I due mastodontici ragazzi ritratti incarnano lo spirito di un’età, l’adolescenza, in cui l’equilibrio emozionale è precario, in bilico tra amore, amicizia, fantasia e tanti sogni.

Zoer (Francia) ha lasciato il segno in via Marsala, il suo approccio ai graffiti non convenzionale si traduce spesso in un potente mix tra architettura e pittura industriale. Il suo “Veicolo leggero” campeggia sulla doppia facciata superiore di una vecchia stazione di benzina, dominando l’incrocio sottostante. L’auto ritratta viene sbalzata fuori dal traffico e inscena nelle sue componenti meccaniche un forte contrasto tra passato e modernità, un ossimoro visivo che colpisce e incuriosisce.

 

ZOER CSX - Veicolo leggero, Ragusa Festiwall, 2017. photo credit: Marcello Bocchieri
ZOER CSX – Veicolo leggero, Ragusa FestiWall, 2017. photo credit: ©Marcello Bocchieri

Sebas Velasco - Il suonatore Gino, Ragusa Festiwall, 2017. photo credit: Marcello Bocchieri
Sebas Velasco – Il suonatore Gino, Ragusa FestiWall, 2017. photo credit: ©Marcello Bocchieri

Sebas Velasco (Spagna) è un creativo interprete della realtà, il suo uno stile pulito ed essenziale, al limite del fotografico. Per FestiWall ha realizzato un muro in via Maiorana: protagonista dell’opera Giorgio “Gino” Nobile, proprietario di Magic Music, unico e storico negozio di vinili della città, punto di riferimento per la cultura musicale di tutta Ragusa.

Il duo catanese Gue (Italia) portavoce di un linguaggio morbido e variegato, si esprime attraverso una grammatica incline all’astrazione. Sulla facciata di un’abitazione che cade a strapiombo sulla valle ha dato vita a “Border”, un confine metaforico che delimita e unisce, che lega l’uomo al paesaggio, attraverso un camouflage di forme e colori.

In via Nicastro ha preso vita il pezzo dell’artista russo Marat Morik. On the way to Pescheria è un tributo alla Sicilia, ai suoi usi e costumi, alla sua bellezza e alle sue contraddizioni. L’artista, abile compositore di elementi astratti e figure realistiche, mescola nel suo stile retaggi dell’espressionismo ed elementi tipografici. La libertà e la spensieratezza di un uomo che si reca al mercato in bicicletta si accompagna alla brutalità dell’azione del pescivendolo, un cortocircuito di immagini e sensazioni che ben circoscrivono questa meravigliosa isola.

Questi sei grandi artisti hanno regalato alla cittadinanza opere dal profondo valore sociale ed estetico, nuovi murales che contribuiscono a trasformare Ragusa in una delle mete di riferimento per gli appassionati di street art e che fanno di FestiWall un unicum sulla scena artistica italiana.

 

Marat Morik - On the way to pescheria, Ragusa Festiwall, 2017. photo credit: Vinny Cornelli
Marat Morik – On the way to pescheria, Ragusa FestiWall 2017. photo credit: ©Vinny Cornelli

Guido van Helten - L'attesa, Ragusa Festiwall, 2017. photo credit: Ragusa Festiwall
Guido van Helten – L’attesa, Ragusa FestiWall, 2017. photo credit: ©Ragusa Festiwall

Gue - Border, Ragusa Festiwall, 2017. photo credit: Marcello Bocchieri
Gue – Border, Ragusa FestiWall, 2017. photo credit: ©Marcello Bocchieri

Marat Morik - On the way to pescheria, Ragusa Festiwall, 2017. photo credit: Vinny Cornelli
Marat Morik – On the way to pescheria, Ragusa FestiWall, 2017. photo credit: ©Vinny Cornelli

Gue – Border, Ragusa Festiwall, 2017. photo credit: ©Marcello Bocchieri
Gue – Border, Ragusa FestiWall, 2017. photo credit: ©Marcello Bocchieri

Dulk - Lost and found, Ragusa Festiwall, (Marina di Ragusa) 2017. photo credit: ©Marcello Bocchieri
Dulk – Lost and found, Ragusa FestiWall, (Marina di Ragusa) 2017. photo credit: ©Marcello Bocchieri

Guido van Helten - L’attesa, Ragusa Festiwall, 2017. photo credit: Marcello Bocchieri
Guido van Helten – L’attesa, Ragusa FestiWall, 2017. photo credit: ©Marcello Bocchieri

Sebas Velasco - Il suonatore Gino, Ragusa Festiwall, 2017. photo credit: Marcello Bocchieri
Sebas Velasco – Il suonatore Gino, Ragusa FestiWall, 2017. photo credit: ©Marcello Bocchieri

– via: festiwall.it – photo courtesy & credit: ©Marcello Bocchieri, ©Vinny Cornelli


– website: festiwall.it


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