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Art Vibes – Let's share beauty | May 14, 2024

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India oggi. 17 fotografi dall’Indipendenza ai giorni nostri

India oggi. 17 fotografi dall’Indipendenza ai giorni nostri

| On 26, Ott 2023

Magazzino delle Idee di Trieste: settant’anni di fotografia indiana in un unico grande progetto espositivo composto da oltre 500 opere tra fotografie, video e installazioni.

di Redazione Art Vibes


Picture: Amit Madheshiya, da/from Cinema Travellers, 2010-2014. Courtesy Amit Madheshiya & PHOTOINK.


Dall’11 novembre 2023 al 18 febbraio 2024 il Magazzino delle Idee di Trieste presenta India oggi. 17 fotografi dall’Indipendenza ai giorni nostri, a cura di Filippo Maggia, prodotta e organizzata da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia – prima mostra a raccogliere e a presentare a livello europeo settant’anni di fotografia indiana in un unico grande progetto espositivo composto da oltre 500 opere tra fotografie, video e installazioni.

Attraverso racconti visivi, esperienze, testimonianze e indagini, India oggi traccia un percorso storico-sociale che muove dal Mahatma Gandhi e dal decennio immediatamente successivo all’indipendenza dall’Impero britannico, nel 1947, fino ai nostri giorni. Dal passato postcoloniale all’affermazione fra le maggiori economie internazionali, la mostra testimonia la radicale trasformazione di cui è protagonista il subcontinente indiano, forte di uno sviluppo esponenziale che deve fare i conti con profonde contraddizioni e disuguaglianze sociali.

A cogliere i molteplici aspetti di questa evoluzione, fra tradizione e cambiamento, è lo sguardo fotografico di diciassette artisti in mostra: Kanu Gandhi, Bhupendra Karia, Pablo Bartholomew, Ketaki Sheth, Sheba Chhachhi, Raghu Rai, Sunil Gupta, Anita Khemka, Serena Chopra, Dileep Prakash, Vicky Roy, Amit Madheshiya, Senthil Kumaran Rajendran, Vinit Gupta, Ishan Tanka, Soumya Sankar Bose, Uzma Mohsin. Autori affermati e nuovi protagonisti della fotografia indiana contemporanea, interprete sempre più attenta e profonda del presente e del prossimo futuro che contraddistinguono il subcontinente indiano.

 

Anita Khemka, da/from Laxmi, 2003-2020, © Anita Khemka
Anita Khemka, da/from Laxmi, 2003-2020, © Anita Khemka

Raghu Rai, Stazione ferroviaria di Churchgate/ Churchgate railway station, 1995. Courtesy Raghu Rai & PHOTOINK 
Raghu Rai, Stazione ferroviaria di Churchgate/ Churchgate railway station, 1995. Courtesy Raghu Rai & PHOTOINK 

La mostra presenta le opere dei 17 artisti seguendo un ordine cronologico che avanza per decenni, dalla metà del ventesimo secolo fino al nuovo millennio, lasciando poi ampio spazio ai lavori degli autori contemporanei. Un racconto fatto attraverso le immagini che gli artisti hanno scattato vivendo l’esperienza diretta, del momento consapevolmente partecipato e restituito attraverso la fotografia, adottata in questo caso come testimone. Nel percorso espositivo ogni autore viene introdotto da uno statement che descrive la genesi e lo sviluppo della ricerca del lavoro svolto.

Si parte da Kanu Gandhi, nipote del Mahatma, che ha ritratto in pubblico come in privato Mohandas Karamchand Gandhi negli anni in cui professava la disobbedienza civile, viaggiando in treno da una città all’altra e incontrando politici e militanti, raccogliendo emozionanti immagini dell’India impaziente nel volersi affrancare dal dominio britannico, pronta e solerte nel seguire il suo leader e abbracciare l’attivismo nonviolento da lui esercitato.

 

Pablo Bartholomew, Mendicanti Parsi a Fort / Parsi beggars in Fort, c.1980. Courtesy Pablo Bartholomew & PHOTOINK
Pablo Bartholomew, Mendicanti Parsi a Fort / Parsi beggars in Fort, c.1980. Courtesy Pablo Bartholomew & PHOTOINK

Bhupendra Karia esplora l’India rurale, Pablo Bartholomew racconta le città di Delhi, Bombay e Calcutta con l’entusiasmo della gioventù, Ketaki Sheth annota sulla pellicola 35 millimetri la metamorfosi in atto già da qualche anno a Bombay a seguito del boom edilizio. Manifesto esplicito di un primo importante cambiamento nel Paese è il lavoro di Sheba Chhachhi, attivista e cronista del movimento femminista indiano. Raghu Rai, considerato oggi unanimemente uno dei maestri della fotografia indiana, riunisce nelle sue fotografie i quattro decenni che intercorrono tra gli anni Sessanta e il Duemila.

Nel nuovo millennio la fotografia indiana inizia a circoscrivere il proprio campo d’indagine affrontando temi e questioni urgenti come, ad esempio, i diritti della comunità LGBT. Diari privati, raccolte di immagini e album fotografici pazientemente assemblati negli anni: così si presentano i lavori di Sunil Gupta, Anita Khemka, Serena Chopra e Dileep Prakash raccontano storie individuali che assumono valore universale.

 

Soumya Sankar Bose, da/from Where the birds never sing, 2017-2020. ©Soumya Sankar Bose/Experimentar Gallery
Soumya Sankar Bose, da/from Where the birds never sing, 2017-2020. ©Soumya Sankar Bose/Experimentar Gallery

Anita Khemka ci ricorda che gli Hijra (transessuali) esistono da secoli nella sottocultura del subcontinente indiano, tanto da essere sovente citati nei racconti della tradizione popolare e in letteratura. Dileep Prakash ha speso oltre due anni viaggiando e visitando diverse comunità, con l’obiettivo di capire quanto il legame fra due differenti culture perduri vivo e autentico. Vicky Roy con il suo lavoro di fotografo affronta un dramma irrisolto e di costante attualità della società indiana: sono oltre dieci milioni i bambini indiani orfani o abbandonati che vivono per strada mendicando, vittime di abusi e sfruttamento.

Amit Madheshiya nelle sue fotografie ritrae i volti perduti, stupiti e rapiti di indigeni che assistono alla proiezione di film sotto tendoni improvvisati di cinema itineranti. L’altra faccia dell’India contemporanea, quella che vive nei villaggi e assiste, impotente, alla grande trasformazione in atto nel subcontinente è al centro dei lavori di Senthil Kumaran Rajendran, VinitGupta, Ishan Tanka e Soumya Sankar Bose.

Uzma Mohsin infine, con il suo coraggioso lavoro dall’emblematico titolo Songkeepers analizza i meccanismi che regolano la protesta civile, e soprattutto le conseguenze che questa azione provoca oggi in India.

 

Vicky Roy, Mumbai, Maharashta, India, da/from Bachpan, 2018. ©Vicky Roy
Vicky Roy, Mumbai, Maharashta, India, da/from Bachpan, 2018. ©Vicky Roy

Dileep Prakash, Edith Garlah, Mussoorie, 2005. Courtesy Dileep Prakash & PHOTOINK
Dileep Prakash, Edith Garlah, Mussoorie, 2005. Courtesy Dileep Prakash & PHOTOINK

Ishan Tankha, da/from Sommersi/Submerged.  Abitanti dei villaggi lottano per il diritto alla sopravvivenza nell'India centrale/ Submerged. Villagers fight for their right to survive in the central India. ©Ishan Tankha
Ishan Tankha, da/from Sommersi/Submerged. Abitanti dei villaggi lottano per il diritto alla sopravvivenza nell’India centrale/ Submerged. Villagers fight for their right to survive in the central India. ©Ishan Tankha

Devikripa, III Incontro dopo il pogrom dei Sikh/Meeting after Sikh pogrom, Delhi 1985. Courtesy Sheba Chhachhi 
Devikripa, III Incontro dopo il pogrom dei Sikh/Meeting after Sikh pogrom, Delhi 1985. Courtesy Sheba Chhachhi 

Exhibition info: India oggi. 17 fotografi dall’Indipendenza ai giorni nostri, a cura di Filippo Maggia

When: 11 novembre 2023 – 18 febbraio 2024.
Where: Magazzino delle Idee, Corso Cavour, 2 | Trieste.


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