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Art Vibes – Let's share beauty | June 7, 2024

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Sebastião Salgado - Amazônia

Sebastião Salgado – Amazônia

| On 26, Nov 2023

Milano, Fabbrica del Vapore: la bellezza e il mistero della foresta amazzonica brasiliana attraverso gli scatti del Maestro Sebastião Salgado.

di Redazione Art Vibes


Picture: © Sebastião Salgado/Contrasto. Sciamano Yanomami dialoga con gli spiriti prima della salita al monte Pico da Neblina. Stato di Amazonas, Brasile, 2014.


C’è tempo fino al 28 gennaio 2024 per vedere dal vivo la mostra Sebastião Salgado. Amazônia alla Fabbrica del Vapore di Milano. Promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, da Fabbrica del Vapore e Contrasto con Civita Mostre e Musei e General Service Security, la mostra è curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di viaggio e di vita del grande fotografo. Zurich è il global partner dell’intero tour internazionale della mostra Amazônia.

Dopo il progetto Genesi, dedicato alle regioni più remote del pianeta per testimoniarne la maestosa bellezza, Salgado ha intrapreso una nuova serie di viaggi per catturare l’incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana e i modi di vita dei suoi popoli, stabilendosi nei loro villaggi per diverse settimane e fotografando diversi gruppi etnici. Un progetto durato sette anni, durante i quali ha fotografato la vegetazione, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano.

Per Sebastião Salgado, queste immagini testimoniano ciò che sopravvive prima di un’ulteriore progressiva scomparsa. “Il mio desiderio, con tutto il cuore, con tutta la mia energia, con tutta la passione che possiedo, è che tra 50 anni questa mostra non assomigli a una testimonianza di un mondo perduto“, afferma il maestro brasiliano. “L’Amazzonia deve continuare a vivere – e, avere sempre nel suo cuore, i suoi abitanti indigeni.

 

Sebastião Salgado – Amazônia: la mostra

Con oltre 200 fotografie esposte, Amazônia vuole proporre un’immersione totale nella foresta amazzonica, invitandoci a riflettere sulla necessità di proteggerla.

Lélia Wanick Salgado, compagna di lavoro e di vita del fotografo, è responsabile della curatela e della scenografia della mostra. “Disegnando ‘Amazônia’, ho voluto creare un ambiente in cui il visitatore si sentisse all’interno della foresta, integrato con la sua esuberante vegetazione e con la vita quotidiana delle popolazioni indigene. La mia idea era quella di presentare queste immagini, accompagnate da testi pertinenti, in modo da sottolineare la bellezza di questa natura e dei suoi abitanti, nonché la sua dimensione ecologica e umana, tutti elementi che oggi sono così minacciati e che è fondamentale proteggere e preservare”, ha commentato Lélia.

La mostra si sviluppa attorno a due temi. Il primo è costituito dalle fotografie di ambientazione paesaggistica, poste a diverse altezze e presentate in diversi formati, con le sezioni che vanno dalle Vedute aeree della foresta, in cui si offre al visitatore un’ampia panoramica di immense cascate e cieli tempestose, a I fiumi volanti: la foresta amazzonica è l’unico luogo al mondo in cui il sistema di umidità dell’aria non dipende dall’evaporazione degli oceani.

 

© Sebastião Salgado/Contrasto. Yara Ashaninka, territorio indigeno di Kampa do Rio Amônea, Stato di Acre, Brasile, 2016.
© Sebastião Salgado/Contrasto. Yara Ashaninka, territorio indigeno di Kampa do Rio Amônea, Stato di Acre, Brasile, 2016.

Ogni albero disperde centinaia di litri d’acqua al giorno, creando fiumi aerei anche più grandi del Rio delle Amazzoni. Le immagini delle Piogge torrenziali mostrano nuvole catturate drammaticamente, che offrono uno spettacolo sempre diverso, mentre Montagne presenta i rilievi montuosi del Brasile, con cime avvolte nella nebbia e pendii inferiori ricoperti dalla foresta pluviale.

Si prosegue con la sezione La foresta, un tempo definita “Inferno Verde”, oggi da vedere come uno straordinario tesoro della natura, per finire con Anavilhanas -Isole nella Corrente, l’arcipelago che conta tra le 350 e le 450 isole di ogni forma immaginabile che emergono dalle acque scure del Rio Negro.

Il secondo gruppo di immagini è dedicato alle diverse popolazioni indigene: al centro della mostra gli ospiti trovano tre alloggiamenti che rappresentano le case indigene chiamate “ocas”. Insieme, questi spazi espongono 100 fotografie delle popolazioni dell’Amazzonia, insieme a interviste video dei leader indigeni.

Questa parte è dedicata a 12 gruppi indigeni che Salgado ha immortalato nei suoi numerosi viaggi: Awa-Guajá, Marubo, Korubo, Waurá, Kamayurá, Kuikuro, Suruwahá, Asháninka, Yawanawá, Yanomami, Macuxi and Zo’é.

 

© Sebastião Salgado/Contrasto. Indiana Yawanawá. Stato di Acre, Brasile, 2016.
© Sebastião Salgado/Contrasto. Indiana Yawanawá. Stato di Acre, Brasile, 2016.

La visita è accompagnata da una traccia audio immersiva commissionata appositamente per l’allestimento della mostra Amazônia da Jean-Michel Jarre che fa rivivere i suoni della foresta pluviale. Con una vera e propria sinfonia del mondo composta dai suoni concreti della foresta – il fruscio degli alberi, i pianti degli animali, il canto degli uccelli o lo scroscio delle acque che sgorgano dalla cima delle montagne -, la mostra restituisce anche la voce e i canti degli indigeni, tutti provenienti dagli archivi sonori del Museo di Etnografia di Ginevra.

Sono parte integrante dell’esposizione due sale di proiezione: in una è mostrato il paesaggio boschivo, le cui immagini scorrono accompagnate dal suono del poema sinfonico Erosão, opera del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos (1887-1959); nell’altra sono esposti alcuni ritratti di donne e uomini indigeni con in sottofondo una musica composta appositamente dal musicista brasiliano Rodolfo Stroeter.

Nelle parole di Sebastião Salgado: “Questa mostra vuole ricreare l’ambiente della foresta amazzonica, che ho vissuto, documentato e fotografato per sette anni, dando la possibilità al visitatore di immedesimarsi e immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa sia nella quotidianità delle popolazioni native.

Sono particolarmente felice di tornare con Amazônia ad esporre a Milano, la città che ha dato sempre molto spazio al mio lavoro, offrendo ai cittadini l’occasione di vedere le immagini che sono una testimonianza di ciò che resta di questo patrimonio immenso, che rischia di scomparire. Affinché la vita e la natura possano sottrarsi a ulteriori episodi di distruzione e depredazione, spetta a ogni singolo essere umano del pianeta prendere parte alla sua tutela”.

 

© Sebastião Salgado/Contrasto. Indiana Yawanawá. Stato di Acre, Brasile, 2016.
© Sebastião Salgado/Contrasto. Indiana Yawanawá. Stato di Acre, Brasile, 2016.

Aggiunge Roberto Koch, editore di Contrasto: “Sebastião Salgado, maestro della divulgazione scientifica ed economica, ci ha insegnato che con la fotografia possiamo capire il mondo, percorrerlo, comprendere i suoi drammi profondi e la sua bellezza incontaminata; e che le sue fotografie possono essere il modo migliore per spiegare le fragilità da difendere. Il progetto Amazônia ne è la prova. Seguendo il filo delle immagini, disposte con grande cura nello spazio da Lélia Wanick, impariamo a conoscere il polmone verde e prezioso del nostro pianeta, a capire come dobbiamo preservarlo, e come possiamo cambiare il nostro modo di agire per difenderlo. Con Amazônia, e con il piacere di ritornare a Milano, Salgado rinnova la tradizione della grande fotografia di impianto umanista che, tra documentazione e interpretazione, ci mostra come nella storia non esistano sogni solitari”.

Novità assoluta della tappa milanese, è l’iniziativa Amazônia Touch, il primo volume fotografico concepito e progettato per non vedenti e ipovedenti con l’editore Taschen.

Grazie alla partnership tra Lélia e Sebastião Salgado con la Fondazione Visio, un’istituzione che promuove l’inclusione dei non vedenti nelle attività culturali, presso la Fabbrica del Vapore per la prima volta sarà a disposizione dei visitatori un libro che offre l’accesso alle fotografie della foresta amazzonica e delle sue comunità indigene grazie ad immagini tattili realizzate su lastre di ottone. Ventuno tavole in resina acrilica e minerali naturali permettono di sperimentare la lettura tattile.

 

© Sebastião Salgado/Contrasto. Indiana Yawanawá. Stato di Acre, Brasile, 2016.
© Sebastião Salgado/Contrasto. Indiana Yawanawá. Stato di Acre, Brasile, 2016.


– via: fabbricadelvapore.org – photo credits: © Sebastião Salgado/Contrasto


Exhibition info: Sebastião Salgado – Amazônia. Urban Vision è il media partner per la tappa milanese, ATM lo sponsor tecnico. La mostra è realizzata in collaborazione con La Rinascente e Neutralia. Promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, da Fabbrica del Vapore e Contrasto con Civita Mostre e Musei e General Service Security, la mostra è curata da Lélia Wanick Salgado

When: fino al 28 gennaio 2024.
Where: Fabbrica del Vapore, Milano.


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