Leonardo Barbadoro - "Bomi", Singolo + Video
Redazione Art-Vibes | On 22, Set 2023
Dal creatore di “Musica Automata” esce oggi il nuovo singolo “Bomi“, una composizione che esplora le sconfinate possibilità espressive ed esecutive dell’elettronica, messe in atto da un corpo strumentale acustico, che agisce nella realtà sensibile, percuotendo, vibrando, soffiando.
di Redazione Art Vibes
Picture: Leonardo Barbadoro (dettaglio). Photo credit: ©Luca Nicolao.
Leonardo Barbadoro, precedentemente noto con il suo alias Koolmorf Widesen, è un compositore e produttore italiano di musica sperimentale.
Oggi 22 settembre l’artista ha condiviso il suo singolo e il video, “Bomi“, in uscita su Helical. Il brano proviene dal suo attesissimo album Musica Automata, un LP composto da musica orchestrale eseguita interamente da robot.
Il progetto, lanciato alcuni anni fa, ha attirato l’attenzione di pubblicazioni come Red Bull, Vice, RaiNews, Ansa, CNN Indonesia. Inoltre, sotto il nome di Koolmorf Widesen, negli anni si è esibito al fianco di artisti del calibro di Apparat, Venetian Snares, DJ Spooky, 808 State, Legowelt, The Bug, Bill Kouligas, Luke Vibert, Lorenzo Senni e molti altri.
Leonardo inizia la sua carriera musicale da giovanissimo, suonando sintetizzatori e chitarra in gruppi locali. Il suo interesse per la composizione e la musica elettronica lo portano a studiare al Conservatorio Cherubini di Firenze dove consegue la laurea in “Musica e Nuove Tecnologie”.
Dopo un’incursione nella scena elettronica e rave europea come Koolmorf Widesen, Leonardo inizia a comporre musica per un’orchestra di strumenti automatizzati – robot, nella accezione più propria del termine – controllati tramite impulsi digitali, avvalendosi della collaborazione della Logos Foundation in Ghent (Belgio).
Leonardo Barbadoro – Bomi. video courtesy of: Leonardo Barbadoro
Nasce così Musica Automata e nel 2018 Leonardo crea una campagna crowdfunding su Kickstarter per finanziare la registrazione di un intero album con l’orchestra robotica.
Nello stesso anno il progetto viene finanziato con successo, ricevendo un’ottima copertura mediatica da parte della stampa internazionale. Ciò cattura anche l’interesse del noto festival internazionale Tomorrowland, che nel 2019 ingaggia l’artista per realizzare un’installazione con l’orchestra di robot durante il festival.
L’ensemble di robot musicali con cui è stato realizzato Musica Automata comprende numerosi strumenti classici (percussioni, legni, ottoni, organi) oltre a molti strumenti non convenzionali, facendo di essa l’orchestra di automi più ampia esistente al mondo.
Nel primo singolo “Bomi” possiamo trovare un’eclettica gamma sonora: organi a canne che mantengono il motivo e le progressioni principali mentre delicati tamburelli, campanellini, piano e nacchere spingono il ritmo con un’abbondanza di arpeggi e melodie stratificate che entrano ed escono rapidamente dalla mischia.
Leonardo Barbadoro – Bomi (video) @Tanja Busking
Oltre naturalmente alle note, molti altri parametri sono inviati ai robot per la loro performance: dinamica, inviluppo del suono e molti altri controlli di espressività, i quali aggiungono sottili sfumature all’esecuzione.
Il tutto è programmato interamente da Leonardo ed eseguito dagli strumenti acustici senza il tocco diretto di un essere umano. Nel video di accompagnamento possiamo osservare una serie di codici e stringhe inviate ai robot, una chiara illustrazione dell’immensa quantità di informazioni programmate.
Leonardo: “Musica Automata rappresenta un punto di svolta nella mia ricerca compositiva e strumentale. E’ musica che fa convergere due dimensioni comunemente percepite come incompatibili, se non antitetiche: le sconfinate possibilità espressive ed esecutive dell’elettronica, messe tuttavia in atto da un corpo strumentale acustico, che agisce nella realtà sensibile, percuotendo, vibrando, soffiando.
Leonardo Barbadoro – Bomi (video) @Tanja Busking
Diverse motivazioni mi hanno guidato verso la linea di incontro tra elettronica e acustica: se è vero infatti che una composizione elettronica possa favorire l’invenzione compositiva, osando là dove il musicista, per limite anatomico, non potrebbe arrivare (accordi con intervalli molto distanti o ricchi di note, accelerazioni ed evoluzioni su percorsi umanamente impraticabili) è altrettanto vero che il suono prodotto da una vibrazione in uno spazio reale, abbia delle caratteristiche fisiche tali da rendere molto affascinante l’unicità sonora di ogni singolo evento. C’è poi un secondo aspetto: il controllo capillare di ogni sfumatura esecutiva.
Tradizionalmente il compositore affida lo spartito ai musicisti, i quali lo interpretano traducendo i segni in azioni. In questo scenario vi è quindi uno scarto ineliminabile tra la concezione dell’autore e il suo farsi evento sonoro.
Nel caso di Musica Automata, questo non avviene: ho potuto infatti calibrare e disegnare ogni dettaglio timbrico per ogni singola nota eseguita. In qualche modo sono diventato dunque anche interprete, oltre che compositore, del mio lavoro. Vorrei inoltre far notare che Musica Automata, pur sgorgando da una sorgente digitale, ha sede in un principio diametralmente opposto rispetto alle attuali ricerche in campo AI.
Ho posto attenzione costante nel non abbracciare le possibilità esecutive dei robot per farne motivo di virtuosismo: le possibilità esecutive dell’orchestra di robot, pur offrendo scenari compositivi altrimenti impossibili, non si pongono mai come fine ultimo nel album, ne sono piuttosto il mezzo. Ogni segno ha per me un ruolo funzionale alla costruzione dell’ingranaggio musicale, dialogando con tutte le particelle che ne costituiscono l’insieme.”
Leonardo Barbadoro – Photo credit: ©Luca Nicolao
Leonardo Barbadoro – Bomi, HELICAL
– Instagram: instagram.com/helical_label – instagram.com/helical_label
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