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Paolo Villaggio - Una lacrima e un sorriso

Paolo Villaggio – Una lacrima e un sorriso

| On 03, Lug 2017

Oggi ci ha lasciato uno dei pochi, veri attori comici italiani.

di Annalisa Grassano


Picture: Paolo Villaggio – illustrazione di ©Annalisa Grassano.


Paolo Villaggio era un genio assoluto della comicità (e non solo). Molti per l’occasione hanno tirato fuori dal freezer il coccodrillo di turno, nel gergo giornalistico, dicesi coccodrillo articolone biografico di un personaggio famoso, pronto per essere immediatamente pubblicato in caso di morte.

Ed ecco che la morte è arrivata e le frasi sono sempre le stesse, c’è chi la butta più sulla commedia citando il ragionier Fantozzi, chi invece più in tragedia scrivendo formule funerarie e strazianti, ogni giornalista cerca di fare il proprio lavoro nel migliore dei modi (o almeno ci prova) ma questa volta non è facile.
Non è facile perché oggi muore un pezzetto del cinema italiano, perché un conto è immaginare la morte di Paolo Villaggio, un altro è quando lui ci lascia realmente.
E questa volta è vero, non è uno dei suoi scherzi (aveva più volte simulato la sua morte negli anni scorsi), lui vola via e con lui Fantozzi, tragica caricatura della società dei consumi, un personaggio che in maniera cinica, intelligente, attuale, ha raccontato l’italianità più meschina, forse perché più vera.

Ma Paolo Villaggio è stato molto di più del famoso ragioniere: autore di memorabili canzoni come Carlo Martello e Il Fannullone, attore di film d’autore, da Monicelli a Fellini (registi che seppero esprimere la sua vena malinconica), vincitore del David di Donatello come miglior attore protagonista, Leone d’Oro alla carriera (1992), scrittore satirico, attore di teatro, innovatore del linguaggio, amico dei più grandi artisti del suo tempo da Faber a Tognazzi, genovese purosangue, uomo geniale, clown, così lo definiva Fellini, “«A Paolé tu non sei un attore, sei un clown, sei la risposta a tutto quello che la vita ci ha fregato».

Insomma non è possibile racchiudere un uomo così in un articolo di poche righe e allora non ci resta che racchiuderlo in un sorriso e in una lacrima che almeno oggi per tutti gli italiani non sarà di coccodrillo, sarà una lacrima piena di affetto e tristezza per un amico che ci lascia, un amico che non è possibile dimenticare.

 

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