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Mario Radice: il pittore e gli architetti. La collaborazione con Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Ico Parisi

Mario Radice: il pittore e gli architetti. La collaborazione con Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Ico Parisi

| On 07, Giu 2019

Progettista, teorico, critico d’arte, curatore di mostre e saggista: Como rende omaggio ad una tra le figure più complesse nel panorama del primo astrattismo italiano.

di Redazione Art Vibes


Picture: Mario Radice – Composizione C.F. 123 B, 1936-1938, olio su tela, cm 66×72, Pinacoteca Civica di Como.


Mario Radice (Como, 1898-1987), risulta essere una tra le figure più complesse nel panorama del primo astrattismo italiano. Progettista, teorico, critico d’arte, curatore di mostre e saggista: la sua prolifica attività non si è limitata infatti alla produzione pittorica, ma ha incluso altresì significative esperienze progettuali, sviluppate attraverso la collaborazione con gli amici architetti, tra cui Giuseppe Terragni, Cesare Cattaneo e Ico Parisi.

La Pinacoteca Civica di Como omaggia dal 14 giugno al 24 novembre 2019 la figura di Mario Radice. «Si tratta di una mostra di rilievo – ha commentato Carola Gentilini, assessore alla Cultura del Comune di Como – che approfondisce la conoscenza di un grande artista comasco attraverso lo studio delle relazioni sinergiche con gli architetti di maggior rilievo dell’epoca, anche grazie all’esposizione di documenti inediti conservati presso gli Archivi della Pinacoteca di Como».

L’esibizione, ideata da Roberta Lietti, mette quindi in luce per la prima volta il lavoro sinergico tra Radice e i tre architetti comaschi, espressione delle tre arti scultura, architettura e pittura, anche grazie all’allestimento progettato da Paolo Brambilla, nel quale le opere trovano un chiaro riferimento in immagini fotografiche d’epoca, plastici, scritti, disegni preparatori e studi su carta – tra cui molti inediti – conservati presso gli archivi della Pinacoteca di Como – in gran parte provenienti dal Fondo Mario Radice donato al Comune dagli eredi – che approfondiscono il rapporto ideativo, progettuale e di collaborazione dei protagonisti.

 

Cesare Cattaneo e Mario Radice - La Fontana di Camerlata tra il Palazzo dell'Arte e la Torre Littoria, 1936, Parco Sempione, Milano. Archivio Mario Radice, Pinacoteca Civica di Como.
Cesare Cattaneo e Mario Radice – La Fontana di Camerlata tra il Palazzo dell’Arte e la Torre Littoria, 1936, Parco Sempione, Milano. Archivio Mario Radice, Pinacoteca Civica di Como.

La prima sezione dell’esposizione evidenzia il rapporto tra Mario Radice e Cesare Cattaneo, concentrandosi principalmente su uno dei lavori più significativi di tale sinergia artistica e progettuale: la Fontana di Camerlata.

Concepita tra il 1934 e il 1935 per il piazzale di Camerlata di Como, da cui prende il nome, viene realizzata l’anno successivo in occasione della VI Triennale di Milano, trovando collocazione al centro di Parco Sempione, sull’asse fra il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace; demolita al termine dell’esposizione nel 1937, verrà ricostruita a Como soltanto nel 1960.

 

Mario Radice - Battaglia, 1950, olio su tela, cm 55,5x23
Mario Radice – Battaglia, 1950, olio su tela, cm 55,5×23

Mario Radice - Nudo di donna, 1933, studio per affresco, carboncino su carta riportato su tela, cm 218,5x69. Pinacoteca Civica di Como
Mario Radice – Nudo di donna, 1933, studio per affresco, carboncino su carta riportato su tela, cm 218,5×69. Pinacoteca Civica di Como

Nella seconda sezione viene affrontato il rapporto tra Radice e Giuseppe Terragni, in particolare attraverso due grandi lavori corali. Il primo è la Casa sul lago per artista presentata alla V Triennale di Milano del 1933, di cui viene proposta una gigantografia dell’interno dello studio atta a fondale per la ricostruzione dell’ambiente, in merito al quale viene esposto lo sgabello originale Columbus in legno e tubolare di ferro cromato, a cui è accostato il bozzetto a grandezza naturale dell’affresco Nudo di Donna, uno dei due grandi affreschi realizzati da Radice per tale spazio.

Il secondo lavoro è la Casa del Fascio di Como, per la quale Radice aveva realizzato tra il 1932 e il 1936 due grandi bassorilievi per la Sala del Direttorio al primo piano e otto affreschi nel Salone delle Adunate al piano terra, di cui è visibile in mostra un accurato modello appositamente realizzato dal curatore Brambilla, con gli interventi pittorici di Radice restituiti in scala, così centrali per la nascita del primo astrattismo italiano ed ammirati anche da Lucio Fontana.

La terza sezione è invece dedicata al rapporto tra Radice e Ico Parisi, con i bozzetti a colori degli affreschi di Casa Carcano a Maslianico e di Casa Notari a Fino Mornasco, lavori realizzati tra il 1946 e il 1950 entrambi andati distrutti, oltre a una gigantografia di Radice al lavoro e fotografie originali.

Fulcro particolarmente suggestivo dell’ultima sezione della mostra la proiezione in scala 1:1, a cura dei giovani videomaker di OLO Creative Farm, di uno dei mosaici realizzati da Radice per la facciata di Casa Bini a Monteolimpino, villa progettata da Parisi ed edificata tra il 1952 e il ’53.

 

Mario Radice mentre esegue l’affresco Battaglia osservato da Ico Parisi, 1950, Casa Carcano, Maslianico (Como).
Mario Radice mentre esegue l’affresco Battaglia osservato da Ico Parisi, 1950, Casa Carcano, Maslianico (Como).

– via: Art Vibes submission


Exhibition info: Mario Radice: il pittore e gli architetti. La collaborazione con Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Ico Parisi, a cura di Roberta Lietti e Paolo Brambilla.

When: 14 giugno – 24 novembre 2019.
Where: Pinacoteca Civica di Como, via Diaz 84, Como.


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