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Art Vibes – Let's share beauty | December 11, 2024

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LE DEUXIÈME SEXE? - Flavita Banana, Alessandra De Cristofaro, La Fille Bertha

LE DEUXIÈME SEXE? – Flavita Banana, Alessandra De Cristofaro, La Fille Bertha

| On 05, Giu 2017

Un’esposizione che vuole celebrare la figura femminile nella sua eterogeneità.

di Redazione Art Vibes


Dal 14 al 29 giugno 2017 va in scena a Pescara presso il Circolo Aternino un’esposizione che vuole celebrare la figura femminile, presentata nella sua eterogeneità, considerando tanto personalità iconiche quanto donne comuni, analizzando al contempo questioni sociali attinenti la nostra epoca. E’ stata raggiunta effettivamente una parità fra i sessi, o siamo ancora considerate “il secondo sesso”? E quali significati la società contemporanea occidentale attribuisce ai termini “donna” e “femminile”?

Mettendo a confronto figure eccellenti dell’illustrazione, italiane e non, sul tema del nuovo femminismo, o meglio di un femminismo visto secondo una prospettiva contemporanea che si discosta da visioni prettamente embriste, Flavita Banana, Alessandra De Cristofaro e La Fille Bertha presentano così le loro opere, rivelandoci una multiformità e complessità dell’essere donna che contrasta gli stereotipi e la riduzione all’uso di cliché.

Dalla “Mistica della Femminilità”, dove si appurava il problema inespresso che caratterizzava l’infelicità e la depressione delle casalinghe americane degli anni Sessanta, predisponendole ad un abuso di alcol e psicofarmaci, fino alla società attuale, si produce un cambio che tristemente si scopre unicamente paradigmatico. La parità sessuale non esiste, ma ad esistere sono, invece, “delle nuove forme di riproduzione ed accettazione di una disuguaglianza che non si riproduce più tramite la coercizione esplicita delle leggi, o attraverso l’accettazione di una supposta inferiorità femminile, quanto per mezzo della libera scelta di quello a cui siamo stati in realtà incamminati” (Ana de Miguel, “Neoliberalismo sexual, el mito de la libre elección”, Ediciones Cátedras, Madrid, 2015).

 

La Fille Bertha - Infinite Sky
La Fille Bertha – Infinite Sky

La Fille Bertha - Carnival dance, dalla serie (Queen of Carnival), Illustrazione digitale, Art print, 42 x 29.7 cm, Cagliari, 2016 (ed. di 50)
La Fille Bertha – Carnival dance, dalla serie (Queen of Carnival), Illustrazione digitale, Art print, 42 x 29.7 cm, Cagliari, 2016 (ed. di 50)

Il passaggio al capitalismo, del resto, ha portato ad una fraudolenta liberazione del corpo della donna, altresì percepita come una sua “oggettivizzazione“. La donna passa dal dover riconoscere come sua unica funzione sociale l’essere moglie/madre ideale, ad essere “oggetto”, simbolo di un marketing pubblicitario su base sessuale per la vendita di un prodotto. Instagram stesso, i ripetuti selfie tutti uguali, si rivelano oggi un continuo richiamo di attenzione e accettazione basato esclusivamente su una esibizione superficiale della fisicità, che si riallaccia a ciò che Andrée Michel definì già come “le nouveou narcisisme“.

Questo cambio di paradigma da donna passiva a donna attiva avviene dunque unicamente come conseguenza della trasformazione del suo stato giuridico ed economico, senza sradicare però quegli arcaici pregiudizi, che vengono al contrario rafforzati (Andrèe Michel, Andrée Michel, “Femmes, sexisme et sociétés”, Presses Universitaires de France, 1977), alimentando ancor più uno stato di disuguaglianza.

Un immaginario che storicamente associa l’archetipo “femminile” all’idea di debolezza, fragilità, passività, e che oggi si estende all’idea di “fare molto shopping”. Riviste che ci mostrano come essere mogli, amanti, madri, studentesse e lavoratrici perfette, creando nuovi tipi di nevrosi in uno Stato che non supporta, bensì limita, la realizzazione professionale delle donne. Pregiudizi che semplificano il ruolo ed il valore della donna nella società riducendolo alle due uniche funzionalità antitetiche che da sempre hanno affiancato la figura femminile (“santa” o “prostituta”), isolando la donna stessa da ciò che la caratterizza come essere umano, dalla sua personalità, unicità ed originalità.

Dissentendo da una tale visione semplicistica, che ormai sarebbe già il caso di poter definire come anacronistica ed obsoleta, questa mostra esamina le identità delle artiste in relazione alla diversificazione dei loro linguaggi, peculiarità estetiche, personalità e background, presentando una selezione di lavori, precedenti ed inediti (realizzati espressamente per la mostra), di Alessandra de Cristofaro e La Fille Bertha, che si affiancano alle prime vignette di Flavita Banana tradotte in italiano in esclusiva per l’esposizione.

 

Alessandra De Cristofaro - Illustrazione per Futura (Il Corriere della Sera), Illustrazione digitale, art print, 29.7 x 42.0cm, Roma, 2017
Alessandra De Cristofaro – Illustrazione per Futura (Il Corriere della Sera), Illustrazione digitale, art print, 29.7 x 42.0cm, Roma, 2017
FLAVITA BANANA - Ero Migliore., Illustrazione, stampa digitale, 21 × 29.7cm, Barcellona, 2017
FLAVITA BANANA – Ero Migliore., Illustrazione, stampa digitale, 21 × 29.7cm, Barcellona, 2017

 

Artiste in mostra: Alessandra De Cristofaro, La Fille Bertha, Flavita Banana

 

Alessandra De Cristofaro (Lecce, 1982) è un’illustratrice italiana. Ha studiato presso il dipartimento di Design dell’Università di Scienze Applicate di Amburgo e all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove si è laureata in Illustrazione e Fumetto. Lavora per case editrici, agenzie di comunicazione e riviste internazionali. Ha esposto in Italia, Svizzera, Germania e Francia e il suo lavoro è stato selezionato dalla Society of Illustrators NY e dall’American Illustration. Ha illustrato “Pequeña & Grande Dian Fossey“, un libro scritto da Maria Isabel Sànchez Vegara che si basa sulla vita della zoologa e primatologa Dian Fossey (Alba Editorial, 2017). Tra i suoi clienti ci sono il New York Times, Plansponsor, The Hollywood Reporter, De Morgen, Vita, Edizioni EL e Alba Editorial.

Creando un proprio universo che emerge grazie ad una peculiare percezione della quotidianità, vincolata al proprio trascorso personale e interiore, Alessandra pone spesso la figura femminile come elemento centrale della sua opera. Il fascino delle sue donne risiede nel loro distacco dalla moltitudine della società. Circondate da una romantica solitudine, in attesa di qualcosa o di qualcuno, esse appaiono come racchiuse in un mondo dove gli stessi oggetti, gli interni delle case ed i palazzi divengono parti ineluttabili della storia.

Partendo dalla realtà per arrivare ad un proprio immaginario, Alessandra si focalizza nel ritrarre i suoi personaggi in frammenti e scorci di esistenza, costruendo spazi pervasi da atmosfere malinconiche, che caratterizzano le sue opere tanto quanto il prevalente uso della tecnica a matita ed un’attenta cura per i dettagli.

 

Alessandra De Cristofaro - Illustrazione per Into the Fold magazine Illustrazione digitale, art print, 29.7 x 42cm, Roma, 2015
Alessandra De Cristofaro – Illustrazione per Into the Fold magazine Illustrazione digitale, art print, 29.7 x 42cm, Roma, 2015

Alessandra Pulixi (Cagliari, 1984), in arte “La Fille Bertha”, è un’illustratrice e street artist sarda che vanta un ricco background in comunicazione pubblicitaria, arte visuale e psicologia, acquisito nei suoi studi a Cagliari, Vienna e Milano.
Attualmente lavora come freelance tra Cagliari e Milano, e dal 2012 partecipa ad esposizioni individuali e collettive, e progetti di street art tra Italia, Europa e Stati Uniti. I suoi lavori sono stati esposti tanto in gallerie d’arte quanto in musei e fiere, e figurano in numerose pubblicazioni ed editoriali (Vogue, Elle, Vanity Fair, Artribute, ..). Tra i suoi clienti troviamo Eastpack, Carpisa, Biblioteca della Moda, Ichnusa.

Sperimentando differenti tecniche e supporti (come muri, tela, carta, stoffa e legno), La Fille Bertha inserisce le sue opere nel panorama dell’arte contemporanea, della moda, dell’illustrazione e della street art. Il suo immaginario visivo si popola di creature dalle sembianze femminili con accenni zoomorfi, che appaiono fluttuanti in un universo atemporale, in una sorta di realtà rarefatta nella quale prevale un’atmosfera – che spesso si palesa nei toni pastello – che rimanda lo spettatore a luoghi silenti, magici e surreali.

In questo spazio onirico, che viene modificato grazie all’alternanza di pattern irregolari che ne amplificano l’impatto visivo, La Fille Bertha stabilisce una ricerca artistica fortemente correlata allo stato emotivo e al subcosciente. Per mezzo di colori e forme dolci e sognanti, che richiamano un immaginario legato all’infanzia ed un po’ naif, l’artista presenta, con un tocco femminile, originale ed aggraziato, le protagoniste delle sue opere come figure ermetiche, effimere, quasi inafferrabili, racchiuse simultaneamente tra vanità e mistero.

 

LA FILLE BERTHA - Falling into the blue Sky Illustrazione digitale, art print, 42.0 x 29.7 cm, Cagliari, 2016
LA FILLE BERTHA – Falling into the blue Sky Illustrazione digitale, art print, 42.0 x 29.7 cm, Cagliari, 2016

Flavita Banana (Flavia Álvarez – Barcellona, 1987) è una vignettista, illustratrice e disegnatrice catalana. Collabora settimanalmente con S Moda, rivista di El Pais, oltre che con Orgullo y Satisfacción, Revista Mongolia ed El Salto. Nel 2016 ha illustrato Curvy, e nel 2017 ha presentato il suo libro “La cosas del querer“, entrambi editati e pubblicati da Lumen.

Frasi lapidarie, sarcastiche e ciniche. Un humor triste che evidenzia il ridicolo delle cose più patetiche e si
autobiografico, s’interiorizzano principalmente nella figura protagonista delle sue opere: una donna dalla chioma folta, caratterizzata da linee spesse, decise e nere su un fondo bianco, che ricorda l’autrice ma nella quale é facilissimo identificarsi. Strettamente legate al proprio vissuto, o alle esperienze personali di chi la circonda, le vignette di Flavita, nelle quali il piano semiotico grafico si fonde a quello testuale, si sviluppano come un racconto diario che giornalmente pubblica sul suo seguitissimo Instagram, parlandoci dell’amore e del disamore ai tempi dell’era digitale, e del senso realistico della temporalità degli eventi.

Focalizzandosi nel raccontare l’assurdità e la comicità dei rapporti fra gli esseri umani stessi ed in relazione ai social network, ed affiancandosi ad un femminismo che ridicolizza la perdita d’identità in una coppia ed una mentalità maschilista che nel fondo, latente, ancora sopravvive, Flavita si afferma, senza dubbio alcuno, come una delle voci femminili con più forza, carattere ed ironia della scena contemporanea.

 

FLAVITA BANANA - Maledizione, illustrazione, stampa digitale, 21 × 29.7cm, Barcellona, 2017 (Ed. di 2)
FLAVITA BANANA – Maledizione, illustrazione, stampa digitale, 21 × 29.7cm, Barcellona, 2017 (Ed. di 2)

– via: Art Vibes submission – Testo a cura di: Sandy Fiocchetti.


Exhibition info: “LE DEUXIÈME SEXE?” – Flavita Banana, Alessandra De Cristofaro, La Fille Bertha, a cura di: Sandy Fiocchetti.

When: 14 Giugno – 29 Giugno, 2017. Inaugurazione: 14 Giugno 2017, h:19:30.
Where: Circolo ATERNINO, P.zza Garibaldi 51, 65127, Pescara.


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