Iván Argote - "Dinosaur", High Line Plinth, New York
Redazione Art-Vibes | On 06, Set 2024
Un’imponente scultura di un piccione nel cuore di New York. Un’installazione commissionata da High Line per il programma in corso Plinth.
di Redazione Art Vibes
– Picture: Iván Argote – “Dinosaur“, High Line Plinth, New York. Rendering courtesy of the artist.
Il prossimo Ottobre una colossale e iperrealistica scultura in alluminio che ritrae un piccione sarà protagonista per 18 mesi nel cuore di New York tra la 10th Avenue e la 30th Street.
L’opera, commissionata dalla High Line Plinth Commission, porterà la firma di Ivàn Argote, e sarà posizionata su un piedistallo di cemento che ricorda i marciapiedi e gli edifici che i piccioni di New York chiamano casa.
“Dinosaur”, questa la denominazione dell’installazione, inverte la tipica dinamica di potere tra uccello e umano, primeggiando per altezza sugli innumerevoli pedoni e auto che serpeggeranno lungo le strade della grande mela.
La scultura, meticolosamente dipinta a mano, sfida la grandiosità dei monumenti tradizionali che celebrano importanti personaggi storici, scegliendo invece di canonizzare l’iconico uccello di New York City.
“Il nome Dinosaur fa riferimento alle dimensioni della scultura e agli antenati del piccione che milioni di anni fa dominavano il mondo, così come noi umani facciamo oggi“, ha affermato Argote. “Il nome serve anche come riferimento all’estinzione dei dinosauri. Come loro, un giorno non ci saremo più, ma forse un residuo di umanità continuerà a vivere, come fanno i piccioni, negli angoli bui e negli spazi vuoti dei mondi futuri. Penso che questa scultura potrebbe generare un’inquietante sensazione di attrazione, seduzione e paura tra gli abitanti di New York“.
“Il monumentale piccione di Iván Argote sul piedistallo della High Line dimostra il potere dell’arte come narratore e livellatore, offrendo ai newyorkesi e ai visitatori intuizioni inaspettate e un linguaggio comune di gioia“, ha affermato Alan van Capelle, direttore esecutivo di Friends of the High Line. “I collegamenti e le conversazioni tra culture, affiliazioni e background che l’arte pubblica ispira sono tra le offerte più importanti della High Line“.
“Dinosaur” è la quarta commissione per il programma in corso Plinth, una destinazione di riferimento per l’arte pubblica a New York City, dopo Brick House (2019) di Simone Leigh, Untitled (drone) (2021) di Sam Durant e Old Tree (2023) di Pamela Rosenkranz.
Dinosaur riconosce la figura apparentemente prosaica del piccione e celebra il suo anonimato nel paesaggio urbano, prendendo di mira anche i monumenti classici eretti in onore di grandi uomini, che troppo spesso non si sono rivelati né onorevoli né grandi.
Argote suggerisce con umorismo che, in effetti, gli uccelli non addomesticati, ma non più selvatici, sono probabilmente più meritevoli di essere messi su un piedistallo e celebrati per il loro contributo alla società.
Inoltre, evidenziando le loro origini, Argote ricorda agli spettatori che, in una certa misura, tutti sono immigrati. Persino il piccione, presenza fissa di New York, inizialmente è migrato qui e ha fatto della città la sua casa, come milioni di altri newyorkesi “nativi”.
Dinosaur, come i piccioni che l’hanno ispirato, testimonia l’evoluzione della città e ci mette di fronte al nostro rapporto in continua evoluzione con il mondo naturale e i suoi abitanti.
I piccioni, creature spesso trascurate e derise che sembrano sovrappopolare la città, arrivarono per la prima volta negli Stati Uniti attraverso l’Europa, probabilmente nel 1800. Venivano usati come cibo, tenuti come animali domestici e presentati come simboli di bellezza e ricchezza in base al loro piumaggio, ma soprattutto, venivano usati come affidabili portatori di messaggi.
I piccioni inoltre hanno un meccanismo di navigazione interno, noto come “homing“, che consente loro di trovare sempre la strada di casa, un’abilità che ha reso l’uccello indispensabile in guerra: sono stati usati come messaggeri militari sia nella prima che nella seconda guerra mondiale, salvando la vita di centinaia di soldati trasportando rapidamente messaggi sia nelle trincee che in prima linea.
Molti di questi piccioni hanno ricevuto premi al valore e sono stati celebrati come eroi di guerra, prima che la tecnologia alla fine li rendesse obsoleti.
L’arte di Argote
L’arte di Argote si concentra su questioni di giustizia sociale e processi storici, talvolta ispirati dalla sua infanzia a Bogotà, in una famiglia con una lunga tradizione di attivismo politico e sociale, dagli anni ’50 a oggi.
Attraverso le sue sculture, installazioni, film e interventi, Argote mette in discussione le nostre relazioni intime con gli altri, le istituzioni, il potere e i sistemi di credenze. Il suo lavoro mette in primo piano tenerezza e umorismo, attraverso i quali è in grado di presentare un approccio critico alle narrazioni e ai modelli storici dominanti. Nei suoi interventi su monumenti, installazioni su larga scala e performance, Argote propone nuovi usi simbolici dello spazio pubblico e sfida le nostre idee tradizionali e accettate su chi e cosa commemoriamo, veneriamo e ricordiamo.
– via: thehighline.org/art
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