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MAdAM - Museo Aperto d’Arte Marche

MAdAM – Museo Aperto d’Arte Marche

| On 18, Gen 2022

Una rete museale diffusa e aperta per valorizzare le più contemporanee forme d’arte nel territorio marchigiano.

di Redazione Art Vibes


Picture: Millo – “Backpack Home“, 2016, Ascoli Piceno.


É partito ad agosto, nella sua veste ufficiale, MAdAM – Museo Aperto d’Arte Marche. Il progetto è sostenuto dalla Regione Marche e ideato da un gruppo di imprese culturali impegnate sin dal 2008 nella produzione di opere d’Arte Urbana nelle varie province delle Marche: Anime di Strada e Associazione Culturale Centofiorini (MC), PopUp Studio (AN), Arte Pubblica (AP), Reperti Urbani (PU) e Urban Play (FM).

MAdAM è una rete museale diffusa e aperta, in grado di valorizzare le più contemporanee forme d’arte presenti sul territorio e, allo stesso tempo, di offrire uno spazio di incontro, scambio, progettazione e produzione condivisa tra enti pubblici e privati che operano in ambito culturale, formativo e turistico, in tutta la regione.

MAdAM si presenta al grande pubblico come una piattaforma web consultabile da tutti gli utenti, il cui centro nevralgico è rappresentato dalla mappatura delle opere più significative d’Arte Urbana presenti su scala regionale. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto e open source, la cui collezione è oggi formata da 120 opere realizzate da 85 artisti di rilievo nazionale e internazionale, disseminate su oltre 40 Comuni delle Marche.

 

MAdAM – Museo Aperto d’Arte Marche. video courtesy of: Madam Museo

Nel lavoro svolto fin qui, il supporto delle istituzioni ha avuto un’importante valenza: da una parte l’apertura istituzionale e l’interesse culturale verso l’Arte Urbana hanno permesso a una forma espressiva che inevitabilmente si fonde con lo spazio pubblico di avere un riconoscimento ufficiale e di rientrare a pieno titolo in un patrimonio artistico condiviso e legittimato.

Dall’altra la consapevolezza dell’importanza artistica di questo movimento ha portato una vera e propria volontà di inglobare opere di questo tipo nel patrimonio culturale che caratterizza e dona identità al territorio, oltre che nell’offerta turistica regionale.

La sinergia e la collaborazione tra le molteplici realtà territoriali coinvolte, è stato il necessario coronamento di un progetto volto alla valorizzazione delle risorse regionali per la valorizzazione della regione stessa.

 

Ciredz - Volume Effimero 6, 2018, Pesaro
Ciredz – Volume Effimero 6, 2018, Pesaro

La mappatura proposta da MAdAM si presenta come una collezione in continuo arricchimento per raggiungere, nel breve termine, un intento molto chiaro: creare nuovi percorsi culturali, alternativi ed esperienziali. Dunque, diventare punto di riferimento per appassionati e turisti che intendono provare una diversa tipologia di viaggio, che fa leva sull’esplorazione dell’Arte Urbana e delle più contemporanee forme d’arte presenti sul territorio.

Attraverso la produzione di mostre e rassegne che sappiano coniugare antiche e nuove discipline artistiche (tra cui rientrano la realtà virtuale e il mondo 3D), o tramite la realizzazione di nuove opere di Arte Pubblica (i murales, ma anche installazioni urbane per progetti temporanei o permanenti, come quelli legati agli spazi architettonici e alla land art) sarà infatti possibile arricchire l’offerta di eventi presenti sull’intero territorio regionale e la collezione del museo MAdAM.

«L’Arte Urbana – sostiene Stefano Ferretti, portavoce di MAdAM – è stata da subito una presenza molto forte nel tessuto urbano, sociale e imprenditoriale nelle Marche: grazie a un vero e proprio lavoro di innesto, coordinato tra gli enti pubblici, le associazioni, gli artisti e i privati del territorio, si è infatti giunti al suo radicamento locale, con una produzione di larga scala e in continua evoluzione, per quantità ma soprattutto per qualità. Da qui la necessità di un progetto come MAdAM, che si faccia portatore di tutte queste restituzioni oltre che dei valori di un’arte in grado di rimettere in discussione l’idea di collettività da un punto di vista tanto urbanistico quanto sociale. Si tratta, infatti, di un’arte collettiva, fortemente inclusiva e la provenienza “dal basso” di MAdAM è determinante per un museo che restituisce senso di vicinanza con i locali».

 

Pichiavo - Cupido, 2018, Montecosaro Alto (MC)
Pichiavo – Cupido, 2018, Montecosaro Alto (MC)

Per questo, la logica su cui si fonda MAdAM è, infatti, quella del network: solo creando rete tra le associazioni del territorio, i musei istituzionali, le gallerie d’arte, gli istituti di formazione e i privati è infatti possibile mettere a sistema diverse skill e far entrare questi nuovi singoli eventi, rassegne o installazioni permanenti, in un vero e proprio calendario condiviso che potrà godere di una maggiore diffusione informativa e legarsi ai già presenti percorsi turistici che verranno proposti in ogni provincia. Il senso del progetto, infatti, è quello di creare un dialogo con le risorse artistiche già presenti nel panorama culturale regionale, potenziandone le possibilità comunicative e arricchendo le collezioni stesse grazie a nuove curatele.

Di fondamentale importanza è, dunque, il Comitato Scientifico – entità preposta alla validazione delle opere che fanno parte di MAdAM, composto da sei professionisti: Michele Trimarchi, professore ordinario di Economia Pubblica presso l’Università di Catanzaro “Magna Graccia” ed esperto economico in progetti di cooperazione culturale internazionale per World Bank, Valeria Arnaldi, giornalista, scrittrice romana e curatrice di mostre di arte contemporanea in Italia e all’estero, Mirko Pierri, fondatore del collettivo a.DNA, è un esperto, ricercatore e curatore di Arte Urbana, Gabriele Tinti, poeta, scrittore e critico d’arte originario di Jesi (AN), Nicola Alessandrini<, curatore e illustratore e Urban Artist di Macerata e Gabriele Arruzzo, artista romano con base a Pesaro.

Esperti del settore, insomma, tra i quali la presenza di professionisti che sul territorio sono nati e cresciuti è elemento identificativo e valorizzante: MAdAM, infatti, nasce anche per dare una risposta alla necessità di mostrare come un territorio ricco di talento e capacità possa saper strutturare una realtà flessibile, dinamica e soprattutto proiettata verso il futuro al fine di arricchire l’offerta artistica culturale del territorio e di restituire strutturalmente allo stesso i benefici che da esso ne derivano.


– via: Art Vibes submission


– website: madam-museum.it


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