Città aperta 2025, Roma nell’anno del Giubileo: Fotografie di Diana Bagnoli, Alex Majoli e Paolo Pellegrin
Redazione Art-Vibes | On 01, Lug 2025
Cogliere il visibile e l’invisibile della città di Roma, intuire ciò che appare e ciò che sfugge attraverso gli acuti sguardi di tre grandi fotografi italiani.
di Redazione Art Vibes
Picture: Dopo aver reso omaggio alla salma di papa Francesco all’interno della basilica, i fedeli si radunano in piazza San Pietro. Città del Vaticano, 23-25 aprile. © Alex Majoli.
Il VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia, diretto da Edith Gabrielli, inaugura la mostra “Città aperta 2025. Roma nell’anno del Giubileo” in corso fino al prossimo 28 settembre presso la Sala Zanardelli del Vittoriano.
Al centro del progetto espositivo l’anno giubilare 2025, caratterizzato da eventi inaspettati e di epocale rilievo, raccontato da tre diversi autori, Diana Bagnoli, Alex Majoli e Paolo Pellegrin che affidano al proprio sguardo sensibile la possibilità di ascoltare Roma e il suo battito cogliendone lo spirito di accoglienza, la necessità di innovazione ed apertura in un momento solenne della storia mondiale.
Ideata dalla Direttrice Edith Gabrielli e curata da Roberto Koch ed Alessandra Mauro con Suleima Autore, “Città aperta 2025” rappresenta un invito a vedere la realtà che ci circonda, a prenderne coscienza e a cogliere, attraverso gli occhi dei tre fotografi, il visibile e l’invisibile della città di Roma, ciò che appare e ciò che sfugge. Un’iniziativa che rafforza la sensibilità e l’impegno del VIVE nei confronti del contemporaneo, proiettando l’Istituto, in misura ancora maggiore, nei tempi in cui viviamo interpretandone i cambiamenti culturali e sociali.
Mai come in questi mesi Roma è stata il centro del mondo, con la ricorrenza unica del Giubileo, la morte di papa Francesco durante le celebrazioni pasquali e l’annuncio del nuovo pontefice, Leone XIV, dopo un breve conclave. Ogni fase di questo delicato momento storico ha mostrato la forza di una ritualità antica e affascinante e, insieme, la sua straordinaria, coinvolgente attualità.

La lunga fila di fedeli per rendere l’ultimo saluto a papa Francesco nella Basilica di San Pietro. Città del Vaticano, 23-25 aprile. © Alex Majoli
In linea con la propria sensibilità, Diana Bagnoli, Alex Majoli e Paolo Pellegrin hanno documentato l’atmosfera di questo periodo e la sua eccezionalità storica con sguardo concentrato e profondo. Le immagini in mostra – oltre 200 e di diverso formato tra bianco e nero e colore – costituiscono, dunque, documenti collettivi legati ad un momento straordinario e, allo stesso tempo, del vissuto quotidiano, della vita che scorre, dei silenzi e del fascino indiscusso della Città Eterna.
Un racconto per immagini coinvolgente ed evocativo di Roma nel tempo del Giubileo, in cui convivono spiritualità e traffico, solennità e confusione quotidiana. L’anno giubilare 2025 rappresenta per i tre fotografi una sfida e una verifica: la possibilità di registrare come, in occasione di un evento che la contraddistingue e la rende unica al mondo, Roma abbia mostrato una ritualità antica e affascinante e, insieme, la sua straordinaria, coinvolgente attualità.
Così introducono la mostra i curatori Roberto Koch e Alessandra Mauro: “La città è un corpo che si muove e muta nel tempo e nello spazio. E Roma, Urbs per eccellenza, ne è un esempio perfetto: osservarla vuol dire verificare, in una città da sempre ritratta, fotografata, rappresentata ed evocata, quali possano essere i confini reali e immaginari del suo spazio urbano in continuo cambiamento”.
Diana Bagnoli propone le sue visioni a colori di un misticismo diffuso, mobile, itinerante, in sintonia con lo spirito del Giubileo. Protagonisti del suo lavoro sono i pellegrini, provenienti da ogni parte del mondo ma accomunati dal senso del viaggio e dalla loro fede.
Bagnoli si concentra sulle numerose comunità cattoliche multietniche di Roma, animate da uno sostegno reciproco e di assistenza sociale. Come dichiara l’autrice “Mi ha colpito vedere come ci siano tante comunità diverse che convivono in una sola città. A Roma si passa dalla magnificenza del Vaticano a un contesto di migranti vivace, ricco ma a volte anche molto povero. Questo contrasto mi ha riempito occhi e cuore”.

Giovani fedeli riunite in piazza San Pietro per salutare papa Francesco durante la domenica di Pasqua. Città del Vaticano, 20 aprile. © Diana Bagnoli
Le immagini di Alex Majoli sono invece dedicate in modo specifico alla “scena drammaturgica” del Giubileo, osservata e composta come se fosse il teatro di una rappresentazione antica ma ancora palpitante e vera: quella della storia che si sta compiendo.
“Ho fotografato Roma realizzando un ritratto della società Paolo Pellegrin cattura i volti dei fedeli cercando di instaurare con loro un dialogo. Un viaggio personalissimo, un percorso in apparenza senza meta ma costruito lungo un periplo preciso che non esclude nulla: dalla monumentalità classica all’abbandono, dalle grandi arterie viarie agli edifici umbertini, dall’Eur metafisico alle incongruenze di Cinecittà, per fermarsi su quelle che un tempo si chiamavano periferie, e ora sono a tutti gli effetti parti vitali di un grande agglomerato urbano, fino alle statue, ai loro silenzi, e agli incredibili pini di Roma. Dichiara Pellegrin “Roma è piena di porte spaziotemporali. Tu varchi una soglia ed entri in un altro mondo. La città è come un grande palcoscenico; un grande teatro”.
Il percorso espositivo, articolato sui due piani della Sala Zanardelli, alterna in modo dinamico immagini e stili di Bagnoli, Majoli e Pellegrin componendo un racconto unico e polifonico della città. Ad introdurre la mostra tre video, ciascuno su ogni autore, realizzati dal videomaker e regista Paolo Freschi – da anni attivo nel documentario d’autore – che ha seguito il lavoro dei fotografi come presenza discreta e “in ascolto” raccontando il processo creativo in diretta.
Accanto alle immagini scorre in mostra, su un grande ledwall, un testo inedito di Valerio Magrelli, poeta, saggista e intellettuale tra i più lucidi della scena contemporanea.
Anche il giardino di Palazzo Venezia diviene, per l’occasione, spazio espositivo; qui una serie di totem con le foto dei tre autori richiamano la mostra al Vittoriano legando le due sedi in un unico fil rouge narrativo.
A corredo dell’esposizione un ricco catalogo edito da Contrasto con un’introduzione a cura della Direttrice del VIVE Edith Gabrielli, un contributo testuale di Valerio Magrelli e un testo a firma di Alessandra Mauro e Roberto Koch, rispettivamente Direttrice editoriale e Direttore di Contrasto.

Dalla serie Passeggiata romana, Museo Hendrik Christian Andersen, Roma 2025. © Paolo Pellegrin
– photo courtesy of: contrastobooks.com
– Exhibition info:Città aperta 2025. Roma nell’anno del Giubileo. Ideazione e progetto Edith Gabrielli. A cura di Roberto Koch e Alessandra Mauro. Con Suleima Autore. In collaborazione con Studio Paolo Pellegrin , Alessio Cupelli, Annalisa D’Angelo, Francesco Marchini.
– When: 26 giugno 2025 – 28 settembre 2025.
– Where: Vittoriano, Sala Zanardelli, Roma.
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