Due chitarre elettriche rileggono il leggendario ‘International Popular Group’: un’operazione dissacrante e audace che parte dalla musica di Demetrio Stratos e compagni per avventurarsi tra improvvisazione e libertà creativa.
«Un disco dedicato alla musica degli Area, probabilmente il gruppo più rivoluzionario e innovativo della storia della musica italiana, è divenuto l’occasione per noi di rapportarci a quelle sonorità con un approccio personale e dissacrante. La musica che ne nasce non è ripetizione pedissequa, ma tensione verso la contemporaneità e frutto di una visione alternativa».
È una dichiarazione precisa, programmatica, quella di Enrico Merlin e Valerio Scrignoli: i due chitarristi elettrici, diversi per estrazione e orizzonti ma accomunati dalla libertà creativa e dalla voglia di esplorare ai confini tra i generi musicali, sono pronti ad uno dei lavori più ambiziosi delle rispettive carriere: Maledetti (Area Music), una rivisitazione, anzi una “reinvenzione”, originale, dissacrante, iconoclasta, di otto classici degli Area. Maledetti è prodotto da Musicamorfosi, l’attivissima associazione musicale del milanese diretta da Saul Beretta che da quasi venti anni organizza festival, produce musica e dischi senza confini fra i generi, puntando sempre verso progetti innovativi e di grande qualità culturale.
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