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DILETTANTI GENIALI - Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta

DILETTANTI GENIALI – Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta

| On 22, Ott 2019

Dalla controcultura alla cybercultura, dall’underground al mainstream: un racconto, un atlante eclettico sulla cultura visuale degli anni ’80 a Bologna.

di Redazione Art Vibes


Picture: Luigi Ghirri, CCCP 1990, copyright Eredi Luigi Ghirri.


A quasi due anni dalla sua riapertura al pubblico dopo l’intervento di restauro finanziato da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, il Padiglione de l’Esprit Nouveau ospita dal 19 ottobre 2019 al 5 gennaio 2020, Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta. La mostra, a cura di Lorenza Pignatti, con l’art direction di Alessandro Jumbo Manfredini, raccoglie le testimonianze della scena artistica degli anni ’80 a Bologna. Anni d’invenzione e creazione di nuovi linguaggi, in perfetta sintonia con ciò che stava accadendo a Londra, New York o Berlino — che però non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento a livello nazionale e internazionale. L’inaugurazione aperta al pubblico è venerdì 18 ottobre alle ore 18.

Schiacciato da semplificazioni e luoghi comuni, descritto come il periodo dell’edonismo e del disimpegno politico, del boom economico, del synth pop commerciale, dei paninari e della Milano da bere, è stato invece un decennio ricco di intuizioni e mutamenti, un laboratorio di forme innovative, caratterizzate a livello visivo da pratiche DIY (Do It Yourself) che hanno permesso il delinearsi di originali sperimentazioni grafiche, musicali e artistiche che hanno influenzato intere generazioni e che ancora oggi suscitano grande interesse. Di alcune di queste situazioni sono rimaste tracce, mentre di altre sperimentazioni sono rimaste solo “memorie del sottosuolo”, racconti orali di chi ha vissuto quegli anni in prima persona.

 

Massimo Iosa Ghini per WP Lavori in Corso, 1984
Massimo Iosa Ghini per WP Lavori in Corso, 1984

La mostra si sviluppa come un racconto, un atlante eclettico sulla cultura visuale di quegli anni, attraverso una selezione di materiali d’archivio, poster, riviste, vinili, dipinti, disegni e documenti riguardanti la musica, l’arte, il design, il fumetto.

Situazioni caratterizzate dal medesimo desiderio di allontanarsi dall’ortodossia modernista dei decenni precedenti, in cui si delinea il passaggio dalla controcultura alla cybercultura, dall’underground al mainstream, e in cui s’inventano nuove professioni e nuovi stili di vita.


Il filo conduttore della mostra non è la nostalgia quanto il desiderio di mappare la creatività meno conosciuta negli anni ’80. “I materiali raccolti — afferma la curatrice — compongono un atlante ecclettico, che mostra quanto artisti, intellettuali, designer e musicisti siano stati in grado in quel periodo di delineare, dalle rovine e dal fallimento delle ideologie dei decenni precedenti, nuove istanze culturali e di suggerire l’anticipazione del tempo presente. La carica esplosiva e corrosiva di quel decennio non ha perduto la capacità di seduzione, tutt’altro. A livello estetico si sta infatti assistendo a un ritorno degli anni ’80 che non è semplice “Retromania” come afferma il critico musicale Simon Reynolds, quanto la consapevolezza, come scrive Franco Berardi Bifo e dopo di lui Mark Fisher, che la condizione del nostro presente sia caratterizzato da un tempo compresso tra l’accelerazione imposta dallo
sviluppo tecnologico e l’assenza di un futuro “altro” che era possibile immaginare invece nel secolo precedente.

 

“…la condizione del nostro presente sia caratterizzato da un tempo compresso tra l’accelerazione imposta dallo sviluppo tecnologico e l’assenza di un futuro “altro”…”

In questo vertiginoso collasso spazio-temporale gli spettri dei “futuri perduti” preannunciati nel Ventesimo secolo animano la contemporaneità e aleggiano nel presente come “fantasmi”. Il termine hauntology, che Mark Fisher riprende dal Jacques Derrida degli Spettri di Marx, indica la permanenza nel presente di istanze passate che sono fonte di interesse e indagine per le generazioni più giovani”.

Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta delinea un atlante ecclettico composto da alcuni protagonisti di quegli anni come Francesca Alinovi, Giovanotti Mondani Meccanici, CCCP Fedeli alla linea, Pier Vittorio Tondelli, Movimento Bolidista, gruppo Valvoline, Massimo Osti, e la fucina creativa di WP Lavori in corso.

 

Andrea Pazienza, Rap & Show, Modena 1983
Andrea Pazienza, Rap & Show, Modena 1983

– via: Art Vibes submission – images courtesy of: Burning Giraffe Art Gallery


Exhibition info: DILETTANTI GENIALI – Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta, a cura di Lorenza Pignatti, con l’art direction di Alessandro Jumbo Manfredini.

When: 19 ottobre 2019 | 5 gennaio 2020.
Where: Padiglione de l’Esprit Nouveau, Piazza della Costituzione 11, Bologna.


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