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Cory Arcangel - This is all so crazy, everybody seems so famous

Cory Arcangel – This is all so crazy, everybody seems so famous

| On 20, Apr 2015

La salvaguardia dell’identità, della memoria digitale e fisica attraverso le opere di un Hacker atipico.

di Redazione Art Vibes


Above picture: Cory Arcangel – Veduta dell’installazione All The Small Things, HEART Herning Museum of Contemporary Art, Herning, Danimarca, 21 marzo – 19 settembre 2014 – Foto: Sacha Maric – © Cory Arcangel – Courtesy Cory Arcangel, Team Gallery e Lisson Gallery


Dal 1 aprile al 28 giugno 2015, la GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta “This is all so crazy, everybody seems so famous“, a cura di Stefano Raimondi, la prima personale in un’istituzione italiana dell’artista americano Cory Arcangel (Buffalo, 1978. Vive e lavora a New York).
Arcangel è uno tra i più influenti artisti della New Media Generation, tanto che il Whitney Museum di New York gli ha dedicato una personale nel 2011.

Cory Arcangel - Hillary / Lakes, 2014, 1920x1080 H.264/ MPEG-4 Part 10, file digitale in loop (da lossless QuickTime Animation master), lettore multimediale, schermo piatto 70”, armatura, cavi - 200 x 93 x 28 cm - Foto: Joerg Lohse © Cory Arcangel - Courtesy Cory Arcangel e Team Gallery
Cory Arcangel – Hillary / Lakes, 2014, 1920×1080 H.264/ MPEG-4 Part 10, file digitale in loop (da lossless QuickTime Animation master), lettore multimediale, schermo piatto 70”, armatura, cavi – 200 x 93 x 28 cm – Foto: Joerg Lohse © Cory Arcangel – Courtesy Cory Arcangel e Team Gallery


Il suo lavoro ruota attorno al concetto di salvaguardia dell’identità e della memoria digitale e fisica; intende recuperare l’importanza della tradizione attraverso l’interesse per la relazione tra tecnologia e cultura, territorio e innovazione, nonché attraverso l’appropriazione e il riutilizzo dei media.
Le opere riflettono e agiscono all’interno di una società contemporanea fortemente digitalizzata, liquida e continuamente mutevole, in cui il valore effettivo delle cose è destinato a perdersi in poco tempo, per lasciare spazio a nuovi prodotti-simulacri di valore.
Arcangel è interessato a salvare dall’obsolescenza gli oggetti tecnologici che fino a pochi anni fa sembravano all’avanguardia e che, ora, giacciono inutilizzati, condannati a un’atemporalità quasi metafisica e non più accessibile. Nonostante sia cresciuto durante il boom tecnologico, quando cellulari, videogiochi, computer, internet e i relativi aggiornamenti e upgrade hanno iniziato a diffondersi, l’approccio di Arcangel verso la società dei consumi e della comunicazione di massa non è quello del fruitore o dello spettatore, bensì quello dell’hacker capace di manipolare i dati e, quindi, di conferire agli stessi un nuovo significato.

Questo agire è visibile, per esempio, nel noto lavoro Super Mario Clouds (2002-) in cui il celebre gioco viene modificato: la maggior parte degli elementi architettonici viene rimossa, per lasciare spazio solo alle nuvole fluttuanti sullo sfondo azzurro. In questo modo, per la prima volta, viene data importanza alla rappresentazione e allo spazio pittorico nei videogiochi. Per l’artista, manipolazione è anche condivisione: le istruzioni e i codici sorgente per la realizzazione di diversi lavori sono disponibili sia sul suo sito internet sia in una serie di pubblicazioni intitolata The Source.

Questo tentativo di salvaguardia e azione è ripreso anche dal titolo della mostra – “This is all so crazy, everybody seems so faous” – citazione tratta da una hit dell’icona della musica teen pop Miley Cyrus.
La smania di raggiungere i famosi “quindici minuti di celebrità” tanto auspicati da Andy Warhol nasconde in sé l’obsolescenza inscritta in quel tempo così limitato e vacuo rispetto all’incessante divenire.


– via: gamec.it

– photo courtesy of: GaMeC


Cory Arcangel - Asshole / Lakes, 2013, 1920x1080 H.264/ MPEG-4 Part 10, file digitale in loop (da lossless QuickTime Animation master), lettore multimediale, schermo piatto 70”, armatura, cavi, 200 x 93 x 28 cm - Foto: Sacha Maric - © Cory Arcangel, Courtesy Cory Arcangel e Lisson Gallery
Cory Arcangel – Asshole / Lakes, 2013, 1920×1080 H.264/ MPEG-4 Part 10, file digitale in loop (da lossless QuickTime Animation master), lettore multimediale, schermo piatto 70”, armatura, cavi, 200 x 93 x 28 cm – Foto: Sacha Maric – © Cory Arcangel, Courtesy Cory Arcangel e Lisson Gallery

Cory Arcangel - Awkward Smiles / Lakes, 2013, 1920x1080 H.264/ MPEG-4 Part 10, file digitale in loop (da lossless QuickTime Animation master), lettore multimediale, schermo piatto 70”, armatura, cavi, 200 x 93 x 28 cm - Foto: Sacha Maric - © Cory Arcangel - Courtesy Cory Arcangel e Lisson Gallery
Cory Arcangel – Awkward Smiles / Lakes, 2013, 1920×1080 H.264/ MPEG-4 Part 10, file digitale in loop (da lossless QuickTime Animation master), lettore multimediale, schermo piatto 70”, armatura, cavi, 200 x 93 x 28 cm – Foto: Sacha Maric – © Cory Arcangel – Courtesy Cory Arcangel e Lisson Gallery

Exhibition info:

Cory Arcangel – This is all so crazy, everybody seems so famous

When: 1 Aprile – 28 Giugno
Where: GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo della Regione / Sala dei Giuristi, Bergamo.


Further reading:

– Cory Arcangel website: coryarcangel.com

– Gamec website: gamec.it


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