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L'impegno di Google per una maggiore veridicità delle immagini e delle fonti online

L’impegno di Google per una maggiore veridicità delle immagini e delle fonti online

| On 31, Ott 2023

Big G sperimenta tre nuovi modi per controllare le immagini e le fonti online.

di Francesco Spaghi


Picture: Google – About this image. image via: blog.google


In un mondo dove la disinformazione domina, controllare la veridicità dei fatti e delle notizie non è mai stato così importante.

Per cercare di mitigare questa piaga figlia della modernizzazione e per esercitare un controllo più rigoroso sul ruolo chiave che ricoprono le immagini nel contesto della diffusione di una notizia, è sceso in campo Google proponendo un ventaglio di proposte innovative.

E’ di qualche giorno fa la notizia che Google ha introdotto in sordina una nuova funzionalità nota come “About this image”, uno strumento integrato che agevola nel ricercare informazioni di alta qualità per dare un senso a quello che stai elaborando.

Disponibile da subito per gli utenti in lingua inglese, questa funzione offre una soluzione semplice e alla portata di tutti per verificare la credibilità e il contesto dal quale provengono le immagini che sono presenti online.

Più nel dettaglio è possibile scoprire: la cronologia di un’immagine, ossia sarà possibile sapere quando un’immagine o immagini simili potrebbero essere state viste per la prima volta dalla Ricerca Google e altresì se sono state pubblicate molto prima su altre pagine web. Ciò può essere utile se un’immagine viene estrapolata dal contesto e condivisa in relazione a un evento attuale, ma in realtà risulterebbe essere molto più vecchia.

 

Fake news VS Fact Checking
Fake news VS Fact Checking. image via : Adobe Stock

Sarà possibile capire come altri siti utilizzano e descrivono l’immagine: si potrà vedere come viene utilizzata un’immagine su altre pagine e come è contestualizzata in varie fonti, come siti di notizie e fact checker.

Sarà possibile accedere ai Metadati di un’immagine quando sono disponibili, ossia quelle informazioni che i creatori e gli editori di immagini hanno aggiunto a un’immagine, inclusi i campi che potrebbero indicare che è stata generata o migliorata dall’intelligenza artificiale. Tutte le immagini generate dall’intelligenza artificiale di Google avranno questo markup nel file originale.

Per accedere a questo strumento basterà fare clic sui tre punti su un’immagine nei risultati di Google Immagini o facendo clic su “ulteriori informazioni su questa pagina” nello strumento Informazioni su questo risultato nei risultati di ricerca. Promettono da Big G che nei prossimi mesi aggiungeranno altri modi per accedervi.

Ma Google non si ferma qui e ha annunciato il lancio ufficiale di Fact Check Explorer nel percorso di “image searching”.

Si tratta di una soluzione che offre ai giornalisti e ai fact checker un modo più approfondito per conoscere un’immagine o un argomento. Basato sul markup per la revisione delle rivendicazioni (che aiuta Google a rilevare e visualizzare un fact check), Fact Check Explorer consente agli utenti di trovare fact check esaminati in precedenza da organizzazioni indipendenti di tutto il mondo.

La scorsa estate Google ha rilasciato una versione beta globale che permetteva di caricare o copiare l’URL di qualsiasi immagine nel Fact Check Explorer e verificare se era stata inclusa in un fact check esistente. Questa versione fornisce anche una panoramica dei diversi contesti associati all’immagine e della loro evoluzione nel tempo.

Da quando questa versione è stata rilasciata, oltre il 70% degli utenti beta ha riferito che le nuove funzionalità delle immagini hanno contribuito a ridurre i tempi di indagine su un’immagine, aiutandoli a portare online i fact check delle immagini più rapidamente.

In ultimo Google sta testando come un’esperienza generativa di ricerca sia in grado di fornire più informazione sulle fonti.

Il migliore modo per valutare le informazioni online è saperne di più sulla fonte, anche se spesso risulta essere difficile reperire informazioni su siti meno conosciuti. Pr ovviare a questo problema l’intelligenza artificiale generativa potrebbe svolgere alcune di queste ricerche per te, aiutandoti ad effettuare ricerche con sicurezza.

Per maggiori informazioni e dettagli vi rimandiamo al blog ufficiale di Google.


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