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Francesco Baccini - Essere liberi

Francesco Baccini – Essere liberi

| On 21, Gen 2015

Uno spirito libero, che se ne infischia dei condizionamenti e intona la sua verità in ogni canzone.

di Annalisa Grassano

Intervista a Francesco Baccini

Francesco Baccini non ha bisogno di presentazioni, da 26 anni sulla scena musicale italiana e internazionale, è molto amato sia in patria che all’estero.
Ma Baccini non è solo questo, se si guarda bene nei suoi occhi accesi si può trovare qualcosa che non tutti gli artisti del suo calibro riescono a preservare: l’autenticità.
Quello che colpisce del suo fare musica è la preziosa umanità, di un grande artista che non ha mai accettato limiti, compromessi, pregiudizi. Uno spirito libero, che se ne infischia dei condizionamenti e intona la sua verità in ogni canzone.
Canzoni che restano nella testa e nel cuore di tutti, anche di quelli che lo criticano, perché tra le note di questo sublime cantautore c’è un po’ delle nostre vite, biografie immaginate e a tratti vissute.

Quelli come lui sono sempre più rari, ma necessari in un’epoca come la nostra, perché Baccini è una sveglia, che butta giù dal letto delle consuetudini e ti fa ritrovare il coraggio di dare un’occhiata lì fuori nel mondo, e forse anche dentro.


Francesco Baccini intervista

Francesco Baccini


Sono passati quasi 26 anni da “Cartoons”, il tuo album di esordio, se potessi tornare indietro ed incontrare il te di quei tempi cosa gli diresti?

Se potessi tornare a 26 anni fa direi a Francesco ventottenne : “Occhio a non dire troppo quello che pensi, cerca di essere più furbo”, ma so già cosa mi risponderebbe : “Ma sei fuori????”.
È difficile cambiare la testa ad uno spirito libero.

Sei sempre stato uno di quelli che dice quello che pensa senza limiti, che nuota controcorrente, uno libero insomma, ma oggi cosa significa essere liberi?

L’essere libero o il sentirsi libero é un esercizio mentale e fisico. Per prima cosa bisogna imparare a stare soli con se stessi e accettare i propri limiti.
Le sconfitte fanno parte del gioco, e dalle sconfitte bisogna trarre la forza di reazione.
L’essere liberi è una cosa difficile da raggiungere perché implica rigore, specie in un mondo fatto solo di immagine, soldi e potere.
È un po’ come tenere la barra dritta durante una navigazione nella tempesta in un oceano pieno di sirene e trabocchetti.

La “follia” è una condizione necessaria per sopravvivere in questi tempi?

La follia è passare la tua esistenza in un ufficio a fare un lavoro che odi per tutta la vita.
La nuova schiavitù è vivere in un mondo che ti costringe ad accettare qualsiasi cosa senza che tu possa intervenire.
La schiavitù è dover galleggiare in una vita fatta solo di speranze e nessuna certezza, la schiavitù è voler imitare la vita degli altri e non fartene una tua inseguendo solo apparenza e futilità…questo è il vero male delle nuove generazioni.

Sei molto apprezzato all’estero, hai anche fatto un tour in Cina riscuotendo grande successo di critica e pubblico. Come è stato cantare in un paese così diverso dal nostro?

Cantare in Cina é stato un flash, un po’ come organizzare un tour su Venere. Entri in contatto con un mondo completamente diverso dal tuo, una lingua che non capisci, un alfabeto incomprensibile, un popolo con una tradizione millenaria opposta alla tua.
È stata una sfida, e la soddisfazione massima era che ogni sera dovevo fare almeno 9 bis.
Poi ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere e duettare con Cui Jian, un vero eroe, l’uomo che ha portato il rock in Cina.
Uno scambio umano e culturale incredibile.
Stare mezzora sulla grande muraglia e guardare il mondo da lì è un’esperienza che ti può cambiare la vita.

Ci puoi anticipare qualcosa sul tuo prossimo album?

Dopo sei anni ho deciso di fare un nuovo disco di inediti. Non sono uno che vuole apparire a tutti i costi, faccio un disco solo se ho qualcosa da dire e da dare. Non si può fare un disco tanto per farlo, almeno io la penso così.
Dopo la Cina sono tornato in Italia e ho ricominciato a scrivere.
Sarà un disco Rock. Il mio primo disco rock. Ci saranno Nomi, Cognomi… e altre storie….

L’ultima domanda è per noi quella di rito, cos’è per te la bellezza?

Sono della bilancia, segno dominato da Venere. La bellezza è armonia, l’armonia è musica, la bellezza è musica…

Ringraziamo Francesco Baccini per il tempo e la grande disponibilità.


Francesco Baccini “Solematto” – Video courtesy of: Francesco Baccini official

– photo courtesy of: facebook.com/pages/francesco-BACCINI


– Francesco Baccini website: baccini.it


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