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L'Italia non si trivella - Votare Sì al referendum

L’Italia non si trivella – Votare Sì al referendum

| On 02, Apr 2016

Perché votare Sì il 17 aprile al referendum contro le trivelle.

di Giuseppe Onufrio – Direttore Greenpeace Italia


Picture: top image credit ©Art Vibes


Il referendum “sulle trivelle” del 17 aprile presenta solo uno dei 6 quesiti originari, in quanto per gli altri 5 il governo ha modificato le norme relative e, quindi, ha eliminato la questione.
Su quest’ultimo quesito superstite il governo, volendo, avrebbe potuto modificare la norma che prevede di prolungare fino all’esaurimento dei pozzi le concessioni estrattive entro le 12 miglia.
Il governo avrebbe dovuto modificare la norma e non tanto per una questione ambientale ma perché né il buonsenso né la normativa europea consentono concessioni statali date “a vita”.
Come ogni referendum c’è un aspetto formale e specifico – l’abolizione di quella data norma – e poi uno più generale di tipo simbolico e di indirizzo.

1. Nelle 12 miglia operano 88 delle circa 130 piattaforme esistenti nei nostri mari. La maggior parte di queste piattaforme non è più operativa o produce al di sotto del limite che consente alle imprese di non pagare le royalties allo stato (un misero 7%). I dati ambientali disponibili – solo per una trentina di queste – danno un quadro poco rassicurante sulla qualità dell’ecosistema marino con valori per la maggior parte sopra i livelli di qualità ambientale di riferimento. Peraltro ciò riguarda anche il tenore di idrocarburi nelle cozze che vengono raccolte e commercializzate.

2. Ciò che emerge in questi giorni è che un caso di sversamento illegale di acque di scarico sia avvenuto nella piattaforma Vega B – compartecipata tra Edison ed ENI – confermando che oltre ai possibili incidenti esistono anche comportamenti illeciti come risulterebbe anche nei pozzi petroliferi della Basilicata.
 

12 grandi artisti in difesa del mare! – video courtesy of: Greenpeace Italy

Stop Trivelle - Votare Sì al referendum del 17 Aprile

Stop Trivelle – Votare Sì al referendum del 17 Aprile – image via: greenpeace.org

Sul piano più generale il dibattito dovrebbe riguardare la Strategia Energetica Nazionale e la politica dei governi di questi anni, tutta orientata, nel settore energetico a bloccare le fonti rinnovabili e a creare una prospettiva chiara solo per le fonti fossili. La questione è proprio questa: vogliamo che l’Italia diventi un “hub del gas naturale” – una sorta di molo gasiero per tutta Europa con gasdotti e terminali per il Gas Naturale Liquefatto – e dunque limitare la crescita delle rinnovabili e garantire un mercato interno al gas (che vede consumi in declino); oppure vogliamo evolvere verso un “hub delle rinnovabili”?

Dopo la Conferenza di Parigi è chiaro a tutti in che direzione dobbiamo investire: nel solare, nell’eolico, nelle biomasse sostenibili, nell’efficienza energetica, nella geotermia etc. Ma il presidente Renzi che inaugura impianti a rinnovabili in Nevada fatti da Enel invia questo messaggio preciso: le rinnovabili vanno bene all’estero, qui da noi andiamo avanti con le fossili. Questo è quello che pensa ENI. Il 17 aprile bisogna andare a votare anche per questo: non è possibile che a decidere il futuro del Paese siano gli interessi di alcune grandi imprese fossili. I cittadini devono poter contare sulle scelte che riguardano il loro futuro.

E’ già accaduto sul nucleare; speriamo accada anche su questo tema.

 

Stop Trivelle - Votare Sì al referendum del 17 Aprile

Stop Trivelle – Votare Sì al referendum del 17 Aprile – image via: greenpeace.org

Further reading:

– Greenpeace website: greenpeace.org


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