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Divisionismo - La rivoluzione della luce

Divisionismo – La rivoluzione della luce

| On 20, Dic 2019

La prima avanguardia italiana in mostra a Novara. Un percorso ricco e affascinante tra le opere più significative dei maestri divisionisti italiani.

di Redazione Art Vibes


Picture: Giovanni Sottocornola – Fuori Porta, 1891, olio su tela, 135×220 cm, firmato e datato in basso a sinistra G. Sottocornola 1891. Collezione privata.


La grande mostra Divisionismo La rivoluzione della luce è visitabile sino al 5 aprile 2020 a Novara nella magnifica cornice del Castello Visconteo Sforzesco. Curata dalla nota studiosa Annie-Paule Quinsac, tra i primi storici dell’arte ad essersi dedicata al Divisionismo sul finire degli anni Sessanta, esperta in particolare di Giovanni Segantini, figura che ha dominato l’arte europea dagli anni Novanta alla Prima guerra mondiale, di Carlo Fornara e di Vittore Grubicy de Dragon, artisti ai quali ha dedicato fondamentali pubblicazioni ed esposizioni.

Per la sua posizione geografica, a quarantacinque chilometri dal Monferrato, fonte iconografica imprescindibile nell’opera di Angelo Morbelli, e appena più di cento dalla Volpedo di Giuseppe Pellizza, senza dimenticare la Valle Vigezzo di Carlo Fornara, Novara è infatti luogo deputato per ospitare questa rassegna, incentrata sul Divisionismo lombardo-piemontese: i rapporti con il territorio ne hanno determinato le scelte e il taglio complessivo.

 

Giuseppe Pellizza - Le ciliegie, né firmato né datato (1888-1889), olio su tela, 80x63 cm, Collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Giuseppe Pellizza – Le ciliegie, né firmato né datato (1888-1889), olio su tela, 80×63 cm, Collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Il Divisionismo nasce a Milano, sulla stessa premessa del Neo-Impressionnisme francese – meglio noto come Pointillisme -, senza tuttavia che si possa parlare di influenza diretta. Muove dall’idea che lo studio dei trattati d’ottica, che hanno rivoluzionato il concetto di colore, debba determinare la tecnica del pittore moderno. Si sviluppa nel Nord d’Italia, grazie soprattutto al sostegno di Vittore Grubicy de Dragon, mercante d’arte, critico, pubblicista e a sua volta pittore, che con il fratello Alberto gestisce a partire del 1876 una galleria d’arte a Milano.

E’ Vittore a diffondere tra i pittori della sua scuderia il principio della sostituzione della miscela chimica dei colori tradizionalmente ottenuta sulla tavolozza, con un approccio diretto all’accostamento dei toni complementari sulla tela. Da dato chimico, il colore diventa fenomeno ottico e alla dovuta distanza l’occhio dello spettatore può ricomporre le pennellate staccate in una sintesi tonale, percependo una maggior luminosità nel dipinto.

Presto il Divisionismo da Milano e dalla Lombardia si allarga al Piemonte: la pennellata divisa è destinata a diventare strumento privilegiato nella traduzione di una poetica della natura o di una messa a fuoco delle tematiche sociali. Solo Gaetano Previati, irreducibilmente antirealista sin dagli esordi, elabora una visione simbolista che scaturisce dal mito, da un’interpretazione visionaria della storia o dall’iconografia cristiana, agli antipodi di quella di Segantini sempre legata alla radice naturalista di una percezione panica dell’alta quota.

Ordinata in otto sezioni tematiche, l’esposizione consta di settanta opere tutte di grande qualità e bellezza, provenienti da importanti musei e istituzioni pubbliche e da collezioni private.

 

Plinio Nomellini - La Diana del lavoro, 1893, olio su tela, 60x120 cm, firmato e datato in basso a sinistra. Collezione privata
Plinio Nomellini – La Diana del lavoro, 1893, olio su tela, 60×120 cm, firmato e datato in basso a sinistra. Collezione privata

Emilio Longoni - Riflessioni di un affamato, Contrasti sociali, 1894, olio su tela,, 190x155 cm, firmato in basso a destra. Museo del Territorio Biellese, Biella
Emilio Longoni – Riflessioni di un affamato, Contrasti sociali, 1894, olio su tela,, 190×155 cm, firmato in basso a destra. Museo del Territorio Biellese, Biella

Giovanni Segantini - Savognino sotto la neve, non datato (1890), olio su tela, 35x50 cm. Firmato e dedicato (All’intelligente in arte Luigi Dell’Acqua). Collezione privata
Giovanni Segantini – Savognino sotto la neve, non datato (1890), olio su tela, 35×50 cm. Firmato e dedicato (All’intelligente in arte Luigi Dell’Acqua). Collezione privata

– via: Art Vibes submission


Exhibition info: Divisionismo – La rivoluzione della luce.

When: 23 novembre 2019 – 5 aprile 2020.
Where: Castello Visconteo Sforzesco, Novara.

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