Lucamaleonte - In Fabula Salus: "Il pavone e la gru" - "La volpe dalla pancia piena"
Redazione Art-Vibes | On 25, Mag 2025
Una nuova narrazione visuale di una favola di Esopo, un nuovo percorso di cura verso se stessi e verso gli altri.
di Redazione Art Vibes
Picture: Lucamaleonte, In Fabula Salus, Il pavone e la gru e La volpe dalla pancia piena, Murale, Roma, Via Dina Galli 4, 2025. Foto: Antonio Tiso
Torna In Fabula salus a via Dina Galli nel quartiere Vigne Nuove a Roma con un nuovo dipinto murale dell’artista romano di fama internazionale Lucamaleonte che completerà la trilogia dedicata alle favole di Esopo attraverso altre due storie ispirate alle favole antiche: Il pavone e la gru e La volpe dalla pancia piena.
L’evento si è svolto nell’ambito di “Another World. Arte in città per immaginare il futuro – Un progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Vigne Nuove a Roma” in corso dal 2020, organizzato dall’Associazione Eco dell’Arte, curato da Elena Paloscia, realizzato con il TSMREE III – Servizio Tutela Salute Mentale e Riabilitazione Età Evolutiva della ASL Roma 1, con il contributo e con il patrocino del Municipio Roma III Montesacro e con il contributo della Fondazione Roma e in collaborazione con Ater.
Si è scelto, attraverso la narrazione per immagini, di rappresentare tre favole antiche dello scrittore greco Esopo, dal significato sempre attuale e d’ispirazione, oltre che per i giovani utenti del TSMREE, per tutta la cittadinanza, per gli abitanti del quartiere e per chi vive nei palazzi che si affacciano sull’area.

Lucamaleonte, In Fabula Salus, Il pavone e la gru e La volpe dalla pancia piena, Murale, Roma, Via Dina Galli 4, 2025. Foto: Antonio Tiso
Le favole finora trasformate in opere murali sono di grande efficacia nel suggerirci come trovare una via d’uscita e un’opportunità che ci consenta di sentirci bene con noi stessi anche quando pensiamo di trovarci in una condizione di svantaggio, quando non diamo il giusto valore alle nostre potenzialità fermandoci alle apparenze.
Da qui il titolo In Fabula Salus, non più precetti morali, ma un percorso di cura in senso più ampio: la possibilità attraverso la favola dipinta di immaginare secondo schemi differenti e creativi vie non tracciate che ci consentano di affrancarci dal pregiudizio altrui e di superare quei limiti che talvolta imponiamo a noi stessi.
La prima favola realizzata nel novembre 2022 da Lucamaleonte, La lepre e la tartaruga, racconta proprio della possibilità, se si parte con uno svantaggio, di riuscire a raggiungere ciascuno i propri obiettivi, con i propri tempi, racconta anche di come chi è privilegiato non debba essere indifferente e distratto nei confronti dei più bisognosi.

In Fabula salus, Lucamaleonte dipinge le favole di Esopo Il Pavone e la Gru e la Volpe dalla pancia piena per il progetto a Roma in via Dina Galli. Foto: LAP
“Il nuovo dipinto di Lucamaleonte – scrive la curatrice Elena Paloscia – concentra su tre pareti due storie, le brevi narrazioni di Esopo si condensano in un’unica immagine continua in cui i protagonisti assiepati campeggiano ciascuno nella propria maestosa bellezza: la volpe intrappolata nel tronco dell’albero, sola con sé stessa e il pavone e la gru impegnati in uno spietato duello psicologico.
Alla fissità severa dello sguardo dei due volatili fa da contraltare la fronte corrugata della volpe che, giunta quasi al termine della sua pena domina la scena. Il mondo animale, nell’arte di Lucamaleonte, come nei testi dello scrittore Esopo, rappresenta virtù e debolezze dell’essere umano e ci rammenta come l’armonia sia un’aspirazione costante, in equilibrio sempre precario.
Qui, nell’opera, le dissonanze cromatiche che animano il dipinto, si ricompongono nell’insieme lasciando, al posto di un chiassoso starnazzare e di inutili lamentele della volpe maldestra, una quiete apparente. Apparente come la fragile volubilità della natura umana, di chi si nasconde dietro valori effimeri, di chi, come la Gru, per essere rispettato per quello che è, è costretta a farsi valere spiegando le sue grandi ali grigie che la portano in alto nel cielo, o, ancora, di chi sa imparare dai propri errori, ma teme di poterci ricadere. È come se l’artista con le sue figure sovradimensionate avesse voluto giocare con lo spazio architettonico rendendolo angusto enfatizzando da un lato l’ego dei personaggi e la meschinità della contesa e dall’altro invitando chi guarda a considerare la possibilità di convivere, ciascuno con le proprie differenze.”

Lucamaleonte, In Fabula Salus, Il pavone e la gru e La volpe dalla pancia piena, Murale, Roma, Via Dina Galli 4, 2025. Foto: Antonio Tiso

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