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HOKUSAI, HIROSHIGE, UTAMARO - Capolavori dell’arte giapponese

HOKUSAI, HIROSHIGE, UTAMARO – Capolavori dell’arte giapponese

| On 07, Ott 2019

A Pavia una rassegna che testimonia la grande produzione di stampe policrome giapponesi ukiyo-e, e la loro influenza sull’arte europea.

di Redazione Art Vibes


Picture: Hokusai Katsushika (1760 – 1849) La [grande] onda al largo presso la costa di Kanagawa da Le 36 Vedute del Monte Fuji XXI secolo. xilografia policroma tradizionale su carta da gelso, 264 x386 mm.


Dal 12 ottobre 2019 al 9 febbraio 2020, alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, una mostra pone a confronto il fascino delle stampe giapponesi di autori quali Katsushika Hokusai (1760‐1849), Utagawa Hiroshige (1797‐1858) e Kitagawa Utamaro (1753‐1806) con quelle di artisti quali Edouard Manet, Henri Toulouse Lautrec, Pierre Bonnard, Paul Gauguin, Camille Pissarro e altri.

La rassegna, Hokusai, Hiroshige, Utamaro. Capolavori dell’arte giapponese, curata da Tara Weber, registrar della Johannesburg Art Gallery, Laura Aldovini, conservatore dei Musei Civici di Pavia, e Paolo Linetti, direttore del Museo d’Arte Orientale Collezione Mazzocchi di Coccaglio, vuole infatti mostrare le meraviglie delle ukiyo-e, ovvero le raffinate incisioni a colori su legno sviluppatesi nel Paese del Sol Levante a partire dal XVII secolo, e la profonda influenza che ebbero sulla storia dell’arte europea, soprattutto francese, del XIX secolo.

L’esposizione presenta oltre 150 opere, provenienti dalla collezione d’arte asiatica della Johannesburg Art Gallery, formatasi a partire dal 1938, a cui si aggiungono circa 30 stampe di proprietà dei Musei Civici di Pavia, databili a prima del 1858, ed eseguite da quattro allievi di Utagawa Toyokuni, grande maestro della tecnica ukiyo-e nell’Epoca di Edo. Sarà inoltre possibile ammirare la celeberrima Grande Onda di Hokusai.

 

Hokusai Katsushika (1760 - 1849) Il villaggio di Sekiya sul fiume Sumida - numero 32 della Serie Le 36 Vedute del Monte Fuji. Xilografia policroma su carta da gelso - nishiki-e 1829-1833 ca. 250x376 mm.
Hokusai Katsushika (1760 – 1849) Il villaggio di Sekiya sul fiume Sumida – numero 32 della Serie Le 36 Vedute del Monte Fuji. Xilografia policroma su carta da gelso – nishiki-e 1829-1833 ca. 250×376 mm.

Le ukiyo-e, letteralmente “immagini del mondo fluttuante”, sono il prodotto della giovane e impetuosa temperie culturale fiorita nelle città di Edo, l’attuale Tokyo, Osaka e Kyoto, contraddistinte da una tecnica artistica utilizzata durante la seconda metà del Seicento, a partire dalle opere monocromatiche di Hishikawa Moronobu, realizzate con inchiostro cinese, quindi colorate a mano con dei pennelli. Fu solo nel Settecento che si sviluppò la tecnica della stampa policromatica che decretò il successo di queste stampe in patria e nell’Occidente.

Il percorso esplora le tematiche più riconoscibili delle ukiyo-e: si parte con l’analisi della storia della stampa giapponese, approfondendo in particolare come l’inserimento di un elemento di stile come il colore si sia poi evoluto nel corso degli anni per diventare un’imprescindibile caratteristica delle incisioni.

Maestri del paesaggio è il titolo della sezione che raccoglie alcune opere a soggetto naturalistico di Hokusai e Hiroshige, cui molti artisti occidentali si rifecero per proporre l’immagine del Giappone, nella seconda metà dell’Ottocento, e che precede quella dedicata alla natura, ovvero agli animali che la popolano, dagli uccelli ai pesci.

Particolarmente suggestiva sarà la parte dedicata alla bellezza femminile, all’eleganza delle forme del corpo e dei ricchi costumi delle donne della società nipponica, che si contrappone a quella delle cortigiane e alla vita nel quartiere del piacere.
Tra i vari aspetti della società giapponese dell’epoca, si segnala un ricco nucleo di stampe dedicate al tradizionale teatro Kabuki, una forma di drammaturgia che portava sulla scena temi che spaziavano dal leggendario al soprannaturale, da avvenimenti storico-militari a episodi di vita contemporanea.

 

Hiroshige Utagawa (1797 - 1858) Kyoto, il grande ponte a Sanjo - numero 55 dalla serie Le 53 Stazioni di Tokaido. Xilografia policroma su carta da gelso - nishiki-e 1833-1834, 246x372 mm; 224x349 mm.
Hiroshige Utagawa (1797 – 1858) Kyoto, il grande ponte a Sanjo – numero 55 dalla serie Le 53 Stazioni di Tokaido. Xilografia policroma su carta da gelso – nishiki-e 1833-1834, 246×372 mm; 224×349 mm.

In questa sezione si colloca il nucleo dei Musei Civici di Pavia: la mostra è infatti anche occasione per valorizzare i fogli provenienti dal lascito di Renato Sòriga, già direttore del museo pavese fino al 1939, che andò così ad arricchire la già ricca collezione di stampe del museo, originatasi da quella celebre del marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro (1754-1835).

Gli artisti europei, in special modo quelli francesi, rimasero particolarmente colpiti dalle stampe ukiyo-e. Autori come Manet, Toulouse-Lautrec, Gauguin scoprirono nelle xilografie giapponesi una freschezza e una semplicità di forme e colori che ricercavano da tempo per trasformare e rivoluzionare la loro modalità pittorica.

La collezione della Johannesburg Art Gallery, che già nel 1938 stava prendendo in considerazione lo sviluppo di una raccolta d’arte proveniente da Paesi asiatici, è cresciuta attraverso sia la donazione che l’acquisizione di circa 200 stampe giapponesi. Dal 1991 queste stampe non sono mai state mostrate al pubblico in un’esposizione di tale portata.

 

Hokusai Katsushika (1760 - 1849) La cascata di Yōrō nella provincia di Mino, - numero 8 dalla Serie viaggio attorno alle cascate in tutte le Province. Xilografia policroma su carta da gelso - nishiki-e 1831-1832 ca. 384x263 mm; 378x259 mm.
Hokusai Katsushika (1760 – 1849) La cascata di Yōrō nella provincia di Mino, – numero 8 dalla Serie viaggio attorno alle cascate in tutte le Province. Xilografia policroma su carta da gelso – nishiki-e 1831-1832 ca. 384×263 mm; 378×259 mm.

Utamaro, Kitagawa, Ritratto di Tomimoto Toyohina - della serie Le rinomate beltà delle sei migliori case, 1790. xilografia policroma su carta da gelso, 390x258 mm.
Utamaro, Kitagawa, Ritratto di Tomimoto Toyohina – della serie Le rinomate beltà delle sei migliori case, 1790. xilografia policroma su carta da gelso, 390×258 mm.

– via: Art Vibes submission


Exhibition info: HOKUSAI, HIROSHIGE, UTAMARO – Capolavori dell’arte giapponese. Curata da Tara Weber, registrar della Johannesburg Art Gallery, Laura Aldovini, conservatore dei Musei Civici di Pavia, e Paolo Linetti, direttore del Museo d’Arte Orientale Collezione Mazzocchi di Coccaglio

When: 12 ottobre 2019 – 9 febbraio 2020.
Where: Pavia, Scuderie del Castello Visconteo (viale XI Febbraio, 35).


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